lunedì 6 agosto 2007

TRUFFE : un decalogo di tutela

"Non ci casco": un decalogo antitruffa a tutela degli anziani
La truffa è il reato che da maggiore reddito con minore rischio per il delinquente per questo si tratta del reato destinato a crescere maggiormente. Infatti, le truffe sono passate dalle 39mila del 2001 alle 188mila del 2003. Di queste, nel 2001, 21mila sono rimaste impunite mentre si cerca ancora l'autore delle circa 160mila del 2003. A citare questi dati allarmanti è l’Auser Onlus che insieme a Spi Cgil, Silp, Federconsumatori a realizzato una guida e un decalogo di autodifesa pe gli anziani. Questa categoria di persone è infatti tra le più esposte al fenomeno dei raggiri. Si calcola infatti che il 70 per cento dei tentativi di truffe effettuate nei loro confronti ha purtroppo successo. “E’ la solitudine il terreno di coltura della truffa. – dice l’Auser - Perché pur di uscire dalla solitudine si è disposti a entrare in relazione con sconosciuti. Per questo le persone sole, con pochi amici e scarse relazioni sociali sono le vittime predestinate. Per gli anziani pesa anche la minore prontezza di riflessi e la minor conoscenza di nuovi aspetti della società”. I truffatore invece hanno, di solito, un’età compresa tra i 20 e i 55 anni. Sono persone all’apparenza colte, con grande abilità nel parlare, capaci di esprimersi chiaramente e di ascoltare attentamente e con pazienza. IN genere per tranquillizzare la vittima sono vestiti bene, senza sfoggio di lusso. Uno stile distinto ma sobrio.Nel rimandarvi al sito dell’Auser per leggere interamente il decalogo , riportiamo tre semplici accorgimenti generali che dovrebbero permettervi di evitare raggiri: 1. riflettere con calma su qualsiasi proposta avanzata da uno sconosciuto 2. informarsi su qualunque aspetto, proposta o situazione non conosciuta o da verificare comunque3. domandarsi sempre "Perché propongono questo affare proprio a me?"Come si dice, conclude l’Auser: "A pensare male si fa peccato ma quasi sempre si indovina".

In collaborazione con le Ass. dei Consumatori iscritte alRegistro Regionale(Art. 4 L. R. 15/98) La truffa è il reato che da maggiore reddito con minore rischio per il delinquente per questo si tratta del reato destinato a crescere maggiormente. Infatti, le truffe sono passate dalle 39mila del 2001 alle 188mila del 2003. Di queste, nel 2001, 21mila sono rimaste impunite mentre si cerca ancora l'autore delle circa 160mila del 2003. A citare questi dati allarmanti è l’Auser Onlus che insieme a Spi Cgil, Silp, Federconsumatori a realizzato una guida e un decalogo di autodifesa pe gli anziani. Questa categoria di persone è infatti tra le più esposte al fenomeno dei raggiri. Si calcola infatti che il 70 per cento dei tentativi di truffe effettuate nei loro confronti ha purtroppo successo. “E’ la solitudine il terreno di coltura della truffa. – dice l’Auser - Perché pur di uscire dalla solitudine si è disposti a entrare in relazione con sconosciuti. Per questo le persone sole, con pochi amici e scarse relazioni sociali sono le vittime predestinate. Per gli anziani pesa anche la minore prontezza di riflessi e la minor conoscenza di nuovi aspetti della società”. I truffatore invece hanno, di solito, un’età compresa tra i 20 e i 55 anni. Sono persone all’apparenza colte, con grande abilità nel parlare, capaci di esprimersi chiaramente e di ascoltare attentamente e con pazienza. IN genere per tranquillizzare la vittima sono vestiti bene, senza sfoggio di lusso. Uno stile distinto ma sobrio.Nel rimandarvi al sito dell’Auser per leggere interamente il decalogo , riportiamo tre semplici accorgimenti generali che dovrebbero permettervi di evitare raggiri: 1. riflettere con calma su qualsiasi proposta avanzata da uno sconosciuto 2. informarsi su qualunque aspetto, proposta o situazione non conosciuta o da verificare comunque3. domandarsi sempre "Perché propongono questo affare proprio a me?"Come si dice, conclude l’Auser: "A pensare male si fa peccato ma quasi sempre si indovina".

Pubblicità ingannevole H3G: 5 cent verso tutti? macché!

“H3G Super 5 Ricaricabile”: 5 cent verso tutti? Macché! Sono minimo 15 centesimi
Lo spot del quarto gestore di telefonia mobile 3 denominato “H3G Super 5 Ricaricabile”, che vede protagonista Luciana Littizzetto, è palesemente ingannevole. Si afferma infatti che la promozione permette di comunicare con tutti i numeri nazionali, di rete fissa o mobile a 5 centesimi al minuto, quando “il meccanismo di tariffazione a scatti anticipati di 3 minuti, comporta una spesa minima per ogni telefonata, anche se di pochi secondi, di 15 centesimi”. Venivano taciute, o comunque rese impercettibili, ulteriori condizioni limitative dell’offerta, quale l’esistenza di una soglia massima di minuti, al superamento della quale si applicherà una diversa e ben più onerosa tariffa pari a 15 centesimi al minuto invece dei 5 promessi, che prevede anche lo scatto alla risposta pari a 16 centesimi di euro al minuto. Inoltre la reclame dello spot che promette di praticare uno sconto di 100 euro, sul modello di telefonino (LG U970), non è concretizzato per l’indisponibilità dello stesso nei punti vendita e l’impossibilità di acquistarlo. Le gravi imprecisioni sono state tempestivamente denunciato da Adusbef e Federconsumatori all’Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP). Il Giurì in data 10 luglio 2007 ai sensi dell’art.2 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria ha ordinato l’immediata cessazione dello spot disponendo la pubblicazione della decisione ai sensi dell’art.40 Cap per una sola volta sul Corriere della Sera”.Secondo le due associazioni, personaggi famosi e molto amati e rispettati come la Litizzetto “dovrebbero stare molto attenti a prestare il loro volto per operazioni che mirano palesemente a raggirare i consumatori” in più, affermano, “ai sensi del Codice del Consumo, non è neppure escluso che d’ora in avanti, anche i testimonial possano venir chiamati in giudizio a risarcire solidalmente i danni procurati”.

Truffe Internet: il nuovo prefisso da temere è il 101...Consigli Federconsumatori

TRUFFE

Pericolo dialer, il nuovo prefisso da temere è lo 001...
Il nuovo numero che devono temere i navigatori di internet è lo 001… Dopo i vari 70X, 709, 899, infatti, pare che sia questo nuovo prefisso ad indicare un pericolosissimo accesso occulto a numerazioni a sovrapprezzo. La denuncia parte dalla Federconsumatori. “Su tali numerazione – spiega l’associazione - sono presenti dei dialer in grado di scollegare l’originario tipo di collegamento e ricollegarlo ad una numerazione con tariffazione a sovrapprezzo, che in termini poveri significa che per poco meno 15 minuti di connessione, nella fattura dell’ignaro consumatore compaiono ben € 21,45 per connessione, e le connessioni sono sempre più di una”. Il tutto avviene senza che il consumatore si accorga di nulla. I dialer, infatti, si installano quando si clicca con il mouse su uno di questi siti “civetta” e la trappola scatta. L’unica cosa che si percepisce è che per qualche secondo non funziona il collegamento che poi però riprende come sempre. Il risultato? Bollette telefoniche che lievitano vertiginosamente.La Federconsumatori, oltre a raccomandare la massima prudenza e l’istallazione di adeguati filtri di protezione contro tali frodi come i programmi antidialer, esorta i consumatori già rimasti vittime di tali raggiri a:- denunciare al proprio operatore l’accaduto e disconoscere anche verbalmente le numerazioni 001 e il costo derivante; - non pagare il costo derivante da tali connessioni;- effettuare il pagamento solo degli importi non contestati (Iva inclusa), attraverso un c\c intestato all’operatore di telefonia fissa (Telecom Italia, Infostrada, Fastweb ecc) indicando nella causale il distretto telefonico, il numero di linea, il bimestre di riferimento del pagamento parziale, nome e cognome del titolare, la motivazione del parziale pagamento (addebiti oggetto di contestazione derivano da un non volontario utilizzo del servizio e da raggiri di tipo informatico nel corso di navigazione Internet); - inoltrare reclamo scritto, con raccomandata A/R all’indirizzo indicato in fattura, precisando le motivazioni sopra esposte fra parentesi, allegando altresì copia della quietanza di avvenuto pagamento parziale – copia della denuncia già effettuata presso gli organi di Polizia Postale in cui va precisato il numero di fattura, le numerazioni e gli importi addebitati oggetto della presunta frode. “Le numerazioni 001 – chiarisce la Federconsumatori - sono un servizio fornito da aziende che vengono definite OLO, quindi non essendo l’operatore di telefonia fissa con cui si ha il contratto 'il proprietario' di tali numerazioni, avendo la mera funzione di tramite nel 'girare' l’eventuale fatturato derivante da tali connessioni agli OLO, ne deriva che quest’ultimo operatore potrà legittimamente esercitare sui consumatori nessuna azione coercitiva, al fine di indurli al pagamento di tali somme, poiché non ne è il titolare”.