venerdì 9 novembre 2007

Controllo caldaie metano

Sede di Pesaro Via Gagarin 179
tel. 0721 420225, fax 0721 402150

OGGETTO: controllo caldaie

Faccio seguito al recente comunicato per aggiornarvi sulla riunione di stamane con il Presidente della Provincia Ucchielli e con l’assessore competente Capponi in merito alla delibera relativa all’oggetto adottata nella seduta del 5 novembre.
Il testo non ci è stato consegnato in quanto deve essere ancora redatto in forma definitiva.

Controlli futuri relativi al periodo in corso
Per le caldaie sotto i 35 KW/h la Provincia ha deciso che il controllo avrà cadenza quadriennale anziché biennale, il modello di rapporto tecnico dovrà essere inviato dai manutentori; il costo rimane di 15 euro (quindi per 4 anziché 2 anni) nell’auspicio peraltro che la Regione lo elimini definitivamente con prossima legge.
La certificazione dovrà essere inviata entro il 31 dicembre 2009 che è quindi la prossima scadenza.
Questo almeno é un elemento positivo e certo.

Controlli relativi al biennio 2005-2006
Per quanto concerne invece i controlli dopo l’ 8 ottobre 2007 in relazione al biennio 2005-2006 rimangono le 2 posizioni diverse di Provincia e Itagas che vi ho enunciato nella precedente informativa.
Comunque la Provincia invierà entro pochi giorni una diffida alla Itagas a non proseguire i controlli concedendo una decina di giorni per una risposta.
Abbiamo sollecitato la Provincia a inviare la lettera e poi a chiarire la situazione, per il momento tuttavia rimangono per gli utenti le indicazioni di incertezza che avevamo stabilito.
FEDECONSUMATORI PROVINCIALE
Pesaro 7/11/07 Sergio Schiaroli

martedì 6 novembre 2007

Elettricità

Mdc attiva il numero verde "Sos elettricità"L'associazione: "Nel mercato liberalizzato, già molte le pratiche ingannevoli al limite della truffa"

giovedì 25 ottobre 2007

Comunicato Stampa
23/10/2007
RINCARI DELLA PASTA: PLAUSO ALL’APERTURA DELL’INDAGINE ANTITRUST DA ADOC, ADUSBEF, CODACONS, FEDERCONSUMATORI, CHE AVEVANO DENUNCIATO ODIOSA SPECULAZIONE, CULMINATA NEL RIUSCITO SCIOPERO DEL 13 SETTEMBRE.

Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, che per denunciare l’odiosa speculazione da filiera di alcuni prodotti di prima necessità ed indispensabili per le già taglieggiate famiglie italiane,come latte, pane e pasta, avevano indetto un riuscitissimo sciopero della pasta lo scorso 13 settembre, plaudono alle decisioni dell’Antitrust, che ha aperto un’istruttoria per possibili violazioni della concorrenza per gli aumenti dei prezzi della pasta.
Anche il grande successo dello sciopero della spesa e della pasta organizzato in molte piazze italiane dalle associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, culminato con la visita all’Antitrust, deve aver contribuito a sensibilizzare Governo e forze politiche, per convocare subito dopo un tavolo da parte dei Ministri Bersani e De Castro.
L'adesione maggiore allo sciopero della pasta, che aveva visto le televisioni ed i giornali di tutto il mondo a raccontare l’evento, era stata registrata a Catania (71%), Bologna (69%), Firenze e Roma (68%), seguite da Perugia (65%), Torino (64%), Milano (63%), Palermo e Bari (62%) e Napoli (60%). La "massiccia adesione" dei cittadini alla protesta, "dimostra come l'aumento dei prezzi di questi ultimi giorni sia un fenomeno fortemente sentito dalle famiglie, che non vogliono più subire passivamente le speculazioni".
Infatti i produttori di pasta continuano a dare numeri sbagliati sull'aumento del costo del grano, per giustificare una speculazione in atto sui prezzi. .
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno già dimostrato come l'annunciato aumento del 20% del prezzo della pasta sia privo di qualunque fondamento, ma ora ne danno una ulteriore dimostrazione, fornendo ulteriori precisazioni.
E' vero che nel 2007 il grano duro è aumentato, peccato che nel 2005 abbia raggiunto il suo minimo storico, come dimostra la tabella sotto riportata, ma i produttori di pasta se ne sono guardati bene dal diminuirne il prezzo, incassando in tal modo lauti profitti. Insomma hanno fatto come i petrolieri, anzi peggio, perché mentre i petrolieri hanno solo una doppia velocità, ossia abbassano il prezzo della benzina solo dopo parecchi giorni dalla diminuzione del prezzo del barile, i produttori di pasta non hanno mai abbassato i prezzi, anzi dal 2001 ad oggi li hanno aumentati del 36%, pur essendo il prezzo del grano calato ininterrottamente dal 2001 (183 euro a tonnellata) al 2005 (140 euro). Abbiamo elaborato i dati Ismea che si riferiscono al prezzo medio del frumento duro fino, ossia la
qualità migliore e più cara che ci sia in Italia. Ebbene dal 1993 ad oggi il prezzo più basso si registra nel 2005, ed in particolare il picco più basso è di 130,02 euro a tonnellata raggiunto nel maggio del 2005, eppure il prezzo finale della pasta tra il 2004 ed il 2006 è rimasto invariato, come mai?

Telefonia Numeri non geografici

Comunicato Stampa
23/10/2007
NUMERI NON GEOGRAFICI CON TARIFFAZIONE A SOVRAPPREZZO (899…): FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF INVITANO I CITTADINI A NON CADERE NELLE TRUFFE, INVITANO INOLTRE AGCOM, IL GARANTE DELLA PRIVACY ED IL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI A INTERVENIRE CONTRO I TRUFFATORI.

Ci arrivano centinaia di proteste da parte di cittadini che ricevono sms truffaldini da parte di numeri sconosciuti. I messaggi invitano a chiamare con urgenza per i più svariati motivi numeri con tariffa a sovrapprezzo o numeri non geografici , quelli che cominciano con 899…
Federconsumatori e Adusbef considerano gravissima questa truffa di massa che si sta sviluppando a danno dei consumatori.
E’ necessario un intervento urgente del Garante della Privacy e dell’AGCOM a tutela dei cittadini, per sostenere una battaglia contro i truffatori ed inoltre invitano il Ministero delle Comunicazioni ad una maggiore vigilanza nella concessione delle licenze per tali numerazioni.
Federconsumatori e Adusbef consigliano naturalmente a tutti i cittadini di rifiutare ogni invito a richiamare numeri sconosciuti e a segnalare tempestivamente alla polizia postale, alle autorità sopra nominate e alle sedi delle nostre associazioni questi gravissimi episodi.

Controlli caldaie metano: Aggiornamento situazione

COMUNICATO STAMPA

Numerose lettere di Itagas, con cui viene fissata una data per la verifica, continuano a giungere nell’entroterra a utenti che non hanno inviato la certificazione relativa al controllo delle caldaie entro il 31 dicembre per il biennio 2005-2006.
La Provincia dichiara che dall’ 8 ottobre scorso debbono essere cessati tutti i controlli mentre la Itagas sostiene al contrario che può continuare. La situazione è di grande incertezza in quanto fra le due parti vi è un contenzioso legale in atto sul contratto in essere e quindi anche su tale aspetto. Naturalmente siamo dalla parte dell’Istituzione tuttavia in pendenza di controversia non possiamo essere certi sul risultato finale per cui il rischio rimane a carico di coloro che dovessero opporsi al controllo. Il 6 novembre la Provincia dovrebbe invece deliberare circa il periodo in corso la cui prossima scadenza per l’invio della certificazione di controllo dovrebbe essere fissata al 31dicembre 2009. Come Associazioni dei Consumatori abbiamo chiesto che immediatamente dopo la delibera venga data la massima pubblicità agli utenti, in maniera molto chiara, circa i loro obblighi al fine di evitare l’attuale confusione. Anche la Regione si è impegnata a emanare nuove norme per cui si auspica che venga ridotto l’attuale importo di 15 euro a carico dei cittadini. Qualora dovessero continuare atti vessatori nei confronti degli utenti le scriventi Associazioni dei Consumatori si riservano di presentare un esposto alla Procura della Repubblica.


FEDERCONSUMATORI ADICONSUM ADUSBEF
(Sergio Schiaroli) (Claudio Blasi) (Floro Bisello)

mercoledì 10 ottobre 2007

VAGLIA POSTALI: IMPORTANTE VITTORIA DELLA FEDERCONSUMATORI A FAVORE DEI CITTADINI CHE UTILIZZANO I VAGLIA POSTALI.

POSTE: IMPORTANTE VITTORIA DELLA FEDERCONSUMATORI A FAVORE DEI CITTADINI CHE UTILIZZANO I VAGLIA POSTALI.

Importante vittoria della Federconsumatori :
Poste italiane sospenderà, da domani 11/10/2007, la richiesta, per noi illegittima, di euro 2,50 nei confronti dei beneficiari di vaglia postali.
A partire dal 1 luglio 2007, infatti, i cittadini che si erano recati alle poste per riscuotere in contanti un vaglia postale si erano visti consegnare una cifra decurtata di euro 2,50 rispetto a quella inviatagli.
Federconsumatori aveva immediatamente diffidato Poste Italiane dal procedere in questo comportamento, iniquo, perché colpiva la clientela più debole, ed illegittimo, poiché si traduceva in un palese abuso di posizione dominante.
Federconsumatori, inoltre, decorso il tempo stabilito dalla legge, dalla presentazione della diffida, avrebbe richiesto l’intervento del tribunale per inibire il comportamento di Poste italiane lesivo dei diritti e degli interesse dei cittadini.
Oggi abbiamo appreso con soddisfazione dal rappresentante delle Poste presso le associazioni dei consumatori, la decisione di far cessare il pagamento dei 2,50 euro ai beneficiari dei vaglia.
Naturalmente abbiamo apprezzato questa scelta, e abbiamo bloccato le nostre iniziative legali .

lunedì 8 ottobre 2007

Condanna di 3 per inganni telefonici

INGANNI TELEFONICI: CONDANNATI 3 E LUCIANA LITTIZZETTO, GRAZIE ALLE DENUNCIA DI ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHE AVEVANO GIUDICATO CENSURABILE LA PUBBLICITA’ MENZOGNERA DI H3G CHE PROMETTEVA DI CONVERSARE A 5 CENTESIMI AL MINUTO, MENTRE IN REALTA’ CI VOLEVANO ALMENO 3 VOLTE TANTO, OSSIA PIU’ DI 15 CENTESIMI AL MINUTO. IL GIURI’, OLTRE AD AVER SOSPESO LO SPOT E MANDATO IN CASTIGO LA BRAVA ATTRICE, MENO CREDIBILE OGGI, HA ORDINATO LA PUBBLICAZIONE DELLA DECISIONE.

STOP alle telefonate indesiderate

08/08/2007
TELECOMUNICAZIONI: STOP ALLE TELEFONATE INDESIDERATE DA PARTE DEI CALL CENTER. LO DICONO IL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA E L’AUTORITA’ GARANTE DELLA PRIVACY.

La caccia ai clienti attraverso le chiamate dei call center è stata dichiarata violazione della privacy.
Una ordinanza del Tribunale Civile di Roma del 27 luglio stabilisce che Wind e Tele2 hanno violato la privacy di migliaia di italiani.
Chi non ha dato il consenso a ricevere telefonate pubblicitarie non può essere perseguitato da decine di telefonate alla ricerca di nuovi clienti.
Nella stessa ordinanza si vieta a Telecom, autrice della denuncia, di spedire moduli prestampati di clienti che non desiderano ricevere pubblicità per telefono.
Federconsumatori invita l’Authority delle Comunicazioni a fare immediatamente una indagine e sanzionare tutti i comportamenti scorretti, i consumatori italiani sono stanchi di ricevere centinaia di telefonate non desiderate.
Federconsumatori approva inoltre l’intervento in materia da parte dell’Autorità Garante della Privacy, la quale ha stabilito importanti misure in tutela degli utenti, imponendo lo stop alle telefonate indesiderate dei call center entro il 10 settembre

lunedì 1 ottobre 2007

Scuola: libri di testo in comodato d'uso

Testi in comodato d’uso contro l’aumento dei prezzi
ANCONA - Libri scolastici dati a noleggio per combattere l’aumento dei prezzi. Un vero e proprio comodato d’uso a favore degli studenti per non far pesare il caro-libri sulle famiglie insegnando ai ragazzi anche il rispetto dei testi scolastici. E’ l’originale idea lanciata da alcuni anni dall’organizzazione Nilsa, Noleggiatori in Italia di libri scolastici associati, che ha sede a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, e un proprio sito internet: www.osservatorionoleggiolibri.com.L’iniziativa, già diffusasi in modo capillare nelle scuole e negli istituti del nord-Italia e di Roma, sta trovando risposte positive anche nella nostra regione e nella città di Ancona. Tutto è nato lo scorso anno grazie a un contratto collettivo nazionale per la tutela del lavoro intellettuale per il noleggio dei testi scolastici, sottoscritto da Uil-Unsa (Unione Nazionale Scrittori e Artisti) e la Nilsa. Nel testo dell’accordo è previsto che all’autore sia riconosciuto un diritto pari al 3% del prezzo di copertina, una somma che i noleggiatori devono versare all’autore stesso. L’accordo ha poi acquisito maggiore importanza grazie al fatto che il noleggio dei libri scolastici sia approdato nella Finanziaria del 2006. In particolare, l’articolo 68 comma 6 della Legge varata dal Governo Prodi, ha stabilito che “le istituzioni scolastiche le reti di scuole e le associazioni dei genitori sono autorizzate al noleggio di libri scolastici agli studenti e ai loro genitori”.Di fatto, quello del caro-libri è un problema che ogni anno, di questi tempi, si ripropone con la consueta criticità. Offendendo il risparmio delle famiglie e umiliando il diritto d'autore. I dati di un’indagine svolta dalle principali associazioni di tutela dei consumatori sono sotto gli occhi di tutti. La congiuntura economica evidenzia costantemente i malesseri presenti nella scuola. Il costo dei testi è arrivato a 300 euro per le medie e fino a 600 euro per i licei. I prezzi dei testi scolastici sono tra i più cari d'Europa. Il sistema delle adozioni di testi, che cambiano (spesso con modifiche irrilevanti) ogni anno, non fa parte di un sistema educativo programmato e di prospettiva.Proprio per questo le uniche alternative economiche sono il comodato d’uso e il noleggio. La percentuale di risparmio conseguita in caso di noleggio è del 45% sul prezzo di copertina. La consegna del pacchetto completo dei testi avviene nella prima settimana di scuola. Con il noleggio lo studente, pagando un corrispettivo annuale all’impresa di noleggio, ha la disponibilità del testo per la durata dell’anno scolastico, potendolo riscattare a fine anno. Inoltre è stato riscontrato un notevole aumento delle iscrizioni, mediamente 30%, nelle scuole in cui è stato introdotto l’istituto del noleggio.

martedì 11 settembre 2007

GIORNATA NAZIONALE di PROTESTA contro il CAROVITA



Giovedi’ 13 settembre 2007
GIORNATA NAZIONALE DI PROTESTA
contro il carovita

Non ne possiamo più !

Dopo che negli ultimi 5 anni, senza giustificazione plausibile, i prezzi dei prodotti e dei servizi di prima necessità sono raddoppiati, sono previsti a partire da questo autunno, consistenti aumenti di pane, della pasta, del latte, del gas, dell’elettricità, dell’acqua, ecc.

Tali aumenti si aggiungono a quelli già registrati a gennaio e fanno raggiungere una maggiore spesa di mille euro a famiglia.

Tutto ciò avviene mentre vi sono sempre più famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, sempre più povere e che cercano di tirare avanti obbligandosi di consumare, soprattutto quei prodotti (pane, pasta, latte) per i quali sono annunciati gli aumenti più consistenti.

Ora basta!

Consumatori, fate sentire la vostra voce, fate capire chiaramente che non volete essere più spennati anzi, sarebbe ora che almeno una parte di quello che vi è stato ingiustamente trafugato negli ultimi 5 anni vi sia restituito.

Aderite alla protesta.

Il 13 settembre partecipate alle iniziative indette dalle associazioni. Come gesto simbolico e dimostrativo per un giorno non acquistate pasta.

A livello provinciale è allestito un presidio in Piazza del Popolo a Pesaro dalle 10 alle 12, partecipate e dite il vostro parere.
Date forza alle associazioni di consumatori che fanno sentire la vostra voce ai grossisti, all’industria, ai commercianti, al Governo.
Ciclostilato in proprio, Pesaro 5.9.07

lunedì 6 agosto 2007

TRUFFE : un decalogo di tutela

"Non ci casco": un decalogo antitruffa a tutela degli anziani
La truffa è il reato che da maggiore reddito con minore rischio per il delinquente per questo si tratta del reato destinato a crescere maggiormente. Infatti, le truffe sono passate dalle 39mila del 2001 alle 188mila del 2003. Di queste, nel 2001, 21mila sono rimaste impunite mentre si cerca ancora l'autore delle circa 160mila del 2003. A citare questi dati allarmanti è l’Auser Onlus che insieme a Spi Cgil, Silp, Federconsumatori a realizzato una guida e un decalogo di autodifesa pe gli anziani. Questa categoria di persone è infatti tra le più esposte al fenomeno dei raggiri. Si calcola infatti che il 70 per cento dei tentativi di truffe effettuate nei loro confronti ha purtroppo successo. “E’ la solitudine il terreno di coltura della truffa. – dice l’Auser - Perché pur di uscire dalla solitudine si è disposti a entrare in relazione con sconosciuti. Per questo le persone sole, con pochi amici e scarse relazioni sociali sono le vittime predestinate. Per gli anziani pesa anche la minore prontezza di riflessi e la minor conoscenza di nuovi aspetti della società”. I truffatore invece hanno, di solito, un’età compresa tra i 20 e i 55 anni. Sono persone all’apparenza colte, con grande abilità nel parlare, capaci di esprimersi chiaramente e di ascoltare attentamente e con pazienza. IN genere per tranquillizzare la vittima sono vestiti bene, senza sfoggio di lusso. Uno stile distinto ma sobrio.Nel rimandarvi al sito dell’Auser per leggere interamente il decalogo , riportiamo tre semplici accorgimenti generali che dovrebbero permettervi di evitare raggiri: 1. riflettere con calma su qualsiasi proposta avanzata da uno sconosciuto 2. informarsi su qualunque aspetto, proposta o situazione non conosciuta o da verificare comunque3. domandarsi sempre "Perché propongono questo affare proprio a me?"Come si dice, conclude l’Auser: "A pensare male si fa peccato ma quasi sempre si indovina".

In collaborazione con le Ass. dei Consumatori iscritte alRegistro Regionale(Art. 4 L. R. 15/98) La truffa è il reato che da maggiore reddito con minore rischio per il delinquente per questo si tratta del reato destinato a crescere maggiormente. Infatti, le truffe sono passate dalle 39mila del 2001 alle 188mila del 2003. Di queste, nel 2001, 21mila sono rimaste impunite mentre si cerca ancora l'autore delle circa 160mila del 2003. A citare questi dati allarmanti è l’Auser Onlus che insieme a Spi Cgil, Silp, Federconsumatori a realizzato una guida e un decalogo di autodifesa pe gli anziani. Questa categoria di persone è infatti tra le più esposte al fenomeno dei raggiri. Si calcola infatti che il 70 per cento dei tentativi di truffe effettuate nei loro confronti ha purtroppo successo. “E’ la solitudine il terreno di coltura della truffa. – dice l’Auser - Perché pur di uscire dalla solitudine si è disposti a entrare in relazione con sconosciuti. Per questo le persone sole, con pochi amici e scarse relazioni sociali sono le vittime predestinate. Per gli anziani pesa anche la minore prontezza di riflessi e la minor conoscenza di nuovi aspetti della società”. I truffatore invece hanno, di solito, un’età compresa tra i 20 e i 55 anni. Sono persone all’apparenza colte, con grande abilità nel parlare, capaci di esprimersi chiaramente e di ascoltare attentamente e con pazienza. IN genere per tranquillizzare la vittima sono vestiti bene, senza sfoggio di lusso. Uno stile distinto ma sobrio.Nel rimandarvi al sito dell’Auser per leggere interamente il decalogo , riportiamo tre semplici accorgimenti generali che dovrebbero permettervi di evitare raggiri: 1. riflettere con calma su qualsiasi proposta avanzata da uno sconosciuto 2. informarsi su qualunque aspetto, proposta o situazione non conosciuta o da verificare comunque3. domandarsi sempre "Perché propongono questo affare proprio a me?"Come si dice, conclude l’Auser: "A pensare male si fa peccato ma quasi sempre si indovina".

Pubblicità ingannevole H3G: 5 cent verso tutti? macché!

“H3G Super 5 Ricaricabile”: 5 cent verso tutti? Macché! Sono minimo 15 centesimi
Lo spot del quarto gestore di telefonia mobile 3 denominato “H3G Super 5 Ricaricabile”, che vede protagonista Luciana Littizzetto, è palesemente ingannevole. Si afferma infatti che la promozione permette di comunicare con tutti i numeri nazionali, di rete fissa o mobile a 5 centesimi al minuto, quando “il meccanismo di tariffazione a scatti anticipati di 3 minuti, comporta una spesa minima per ogni telefonata, anche se di pochi secondi, di 15 centesimi”. Venivano taciute, o comunque rese impercettibili, ulteriori condizioni limitative dell’offerta, quale l’esistenza di una soglia massima di minuti, al superamento della quale si applicherà una diversa e ben più onerosa tariffa pari a 15 centesimi al minuto invece dei 5 promessi, che prevede anche lo scatto alla risposta pari a 16 centesimi di euro al minuto. Inoltre la reclame dello spot che promette di praticare uno sconto di 100 euro, sul modello di telefonino (LG U970), non è concretizzato per l’indisponibilità dello stesso nei punti vendita e l’impossibilità di acquistarlo. Le gravi imprecisioni sono state tempestivamente denunciato da Adusbef e Federconsumatori all’Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP). Il Giurì in data 10 luglio 2007 ai sensi dell’art.2 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria ha ordinato l’immediata cessazione dello spot disponendo la pubblicazione della decisione ai sensi dell’art.40 Cap per una sola volta sul Corriere della Sera”.Secondo le due associazioni, personaggi famosi e molto amati e rispettati come la Litizzetto “dovrebbero stare molto attenti a prestare il loro volto per operazioni che mirano palesemente a raggirare i consumatori” in più, affermano, “ai sensi del Codice del Consumo, non è neppure escluso che d’ora in avanti, anche i testimonial possano venir chiamati in giudizio a risarcire solidalmente i danni procurati”.

Truffe Internet: il nuovo prefisso da temere è il 101...Consigli Federconsumatori

TRUFFE

Pericolo dialer, il nuovo prefisso da temere è lo 001...
Il nuovo numero che devono temere i navigatori di internet è lo 001… Dopo i vari 70X, 709, 899, infatti, pare che sia questo nuovo prefisso ad indicare un pericolosissimo accesso occulto a numerazioni a sovrapprezzo. La denuncia parte dalla Federconsumatori. “Su tali numerazione – spiega l’associazione - sono presenti dei dialer in grado di scollegare l’originario tipo di collegamento e ricollegarlo ad una numerazione con tariffazione a sovrapprezzo, che in termini poveri significa che per poco meno 15 minuti di connessione, nella fattura dell’ignaro consumatore compaiono ben € 21,45 per connessione, e le connessioni sono sempre più di una”. Il tutto avviene senza che il consumatore si accorga di nulla. I dialer, infatti, si installano quando si clicca con il mouse su uno di questi siti “civetta” e la trappola scatta. L’unica cosa che si percepisce è che per qualche secondo non funziona il collegamento che poi però riprende come sempre. Il risultato? Bollette telefoniche che lievitano vertiginosamente.La Federconsumatori, oltre a raccomandare la massima prudenza e l’istallazione di adeguati filtri di protezione contro tali frodi come i programmi antidialer, esorta i consumatori già rimasti vittime di tali raggiri a:- denunciare al proprio operatore l’accaduto e disconoscere anche verbalmente le numerazioni 001 e il costo derivante; - non pagare il costo derivante da tali connessioni;- effettuare il pagamento solo degli importi non contestati (Iva inclusa), attraverso un c\c intestato all’operatore di telefonia fissa (Telecom Italia, Infostrada, Fastweb ecc) indicando nella causale il distretto telefonico, il numero di linea, il bimestre di riferimento del pagamento parziale, nome e cognome del titolare, la motivazione del parziale pagamento (addebiti oggetto di contestazione derivano da un non volontario utilizzo del servizio e da raggiri di tipo informatico nel corso di navigazione Internet); - inoltrare reclamo scritto, con raccomandata A/R all’indirizzo indicato in fattura, precisando le motivazioni sopra esposte fra parentesi, allegando altresì copia della quietanza di avvenuto pagamento parziale – copia della denuncia già effettuata presso gli organi di Polizia Postale in cui va precisato il numero di fattura, le numerazioni e gli importi addebitati oggetto della presunta frode. “Le numerazioni 001 – chiarisce la Federconsumatori - sono un servizio fornito da aziende che vengono definite OLO, quindi non essendo l’operatore di telefonia fissa con cui si ha il contratto 'il proprietario' di tali numerazioni, avendo la mera funzione di tramite nel 'girare' l’eventuale fatturato derivante da tali connessioni agli OLO, ne deriva che quest’ultimo operatore potrà legittimamente esercitare sui consumatori nessuna azione coercitiva, al fine di indurli al pagamento di tali somme, poiché non ne è il titolare”.

mercoledì 9 maggio 2007

Internet: ADSL non fruibile

INTERNET
Adsl: sei milioni di utenti ne sono esclusi. Inchiesta Altroconsumo
L’ADSL non è fruibile da 6 milioni di utenti in Italia, un limite che li pone in una condizione di serie B con scarse possibilità di scelta, problemi di sicurezza, più elevate possibilità di imbattersi in dialer, e tariffe più alte, per chi utilizza intensamente internet, fino a 7 volte in più con l’UMTS e 8 volte e mezzo in più con il satellite. E’ quanto denuncia Altroconsumo con un’inchiesta pubblicata nel primo numero della rivista di tecnologia, Hi_Test, in distribuzione da oggi per abbonamento. Le pagine della rivista edita dall’associazione saranno dedicate alle novità, i prodotti e i servizi del settore informatico, del mondo digitale e del Web. “La velocità di connessione è un crinale che separa chi è dentro la società da chi è fuori. – afferma l’associazione - La rete appartiene a Telecom Italia, che da ex-monopolista offre come provider servizi di telefonia e di internet veloce e contemporaneamente fissa le tariffe per i suoi concorrenti per l’utilizzo della rete. Perché la rete diventi finalmente una risorsa per tutti è necessario un salto di qualità negli investimenti nel comparto tecnologico del nostro Paese, che già soffre di un gap nelle strutture. La rete, separata da Telecom, dovrà essere gestita in modo efficiente”.“Per ottenere ciò – continua l’associazione - il modello che proponiamo di adottare è One network, che prevede la compartecipazione di vari operatori nella gestione della rete sotto il controllo dell'AGCOM. Sarebbero garantiti investimenti di ammodernamento sulla rete, con benefici diretti per tutti i gestori, nell’interesse dello sviluppo del Paese”.

Disabili: agevolazioni

Agevolazioni per persone con disabilità: on-line la Guida
Tutte le agevolazioni fiscali previste per le persone con disabilità, dalle spese sanitarie all'acquisto di automobili, dagli ausili informatici fino alle spese sostenute per l'abbattimento delle barriere architettoniche. E' una vera e propria miniera di informazioni la "Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili" pubblicata sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate in versione aggiornata, con tutte le novità introdotte dalla Finanziaria 2007. L'opuscolo, che illustra nel dettaglio i benefici riservati alle persone disabili e spiega le modalità concrete attraverso le quali farli valere, è la versione rivisitata della pubblicazione della serie ''L'Agenzia informa'', stampata qualche anno fa in centinaia di migliaia di copie e distribuita gratuitamente tramite gli uffici dell'Agenzia e attraverso le principali Associazioni dei disabili. Una pubblicazione che alcune direzioni regionali dell'Agenzia delle Entrate, in modo particolare Valle D'Aosta, Emilia Romagna e Liguria, avevano integrato con la normativa regionale in materia. I temi trattati all'interno della guida sono decisamente numerosi: figli a carico e spese sanitarie, acquisto e mantenimento di veicoli, altri mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici, agevolazioni per l'assistenza personale, abbattimento delle barriere architettoniche. L'opuscolo può essere scaricato dal sito delle Agenzie delle Entrate (il file è in formato .pdf). Ecco una rapida rassegna delle principali novità.Figli a carico e spese sanitarie Il volume ricorda che, per ogni figlio portatore di handicap fiscalmente a carico, fino al 31 dicembre 2006 spetta una deduzione dal reddito imponibile di 3.700 euro. Questo importo non è fisso, ma diminuisce con l'aumentare del reddito conseguito nel corso dell'anno. A partire dal 1° gennaio 2007, grazie alle recenti novità normative e in sostituzione delle deduzioni, per il figlio portatore di handicap si applicano invece le detrazioni d'imposta pari a 1.120 euro per il figlio di età inferiore a tre anni e di 1.020 euro per il figlio di età superiore a tre anni, mentre con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio, ma a partire dal primo. Le nuove detrazioni, come le precedenti deduzioni, sono in funzione del reddito complessivo posseduto nel periodo d'imposta. In pratica, il loro importo diminuisce con l'aumentare del reddito fino ad annullarsi quando oltrepassa la soglia dei 95mila euro. Nessuna modifica invece sulla deduzione, dal reddito complessivo, dell'intera somma indirizzata sul capitolo delle spese mediche sia generiche che di assistenza specifica. Acquisto e mantenimento di veicoli Per quanto riguarda l'acquisto di veicoli, vengono passati in rassegna tempi e modalità pratiche relative alla detrazione dall'Irpef del 19 per cento della spesa sostenuta e all'applicazione dell'Iva agevolata al 4 per cento. In riferimento alle eventuali spese di mantenimento del mezzo acquistato, si sottolinea l'esenzione dal versamento del bollo auto e dall'imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Da notare che l'ufficio competente ai fini dell'istruttoria della pratica di esenzione dal bollo auto è l'ufficio tributi dell'ente Regione, ma che alcune regioni come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria e le province di Trento e Bolzano, per la gestione delle pratiche di esenzione dal pagamento della tassa automobilistica, si avvalgono dell'Aci. Nelle Regioni in cui tali uffici non sono stati istituiti il disabile può rivolgersi all'ufficio locale dell'Agenzia delle entrate La legge finanziaria 2007 ha stabilito, inoltre, che le agevolazioni previste sui veicoli utilizzati per la locomozione dei portatori di handicap sono riconosciute a patto che gli autoveicoli siano utilizzati in via esclusiva o prevalente dai beneficiari degli sconti fiscali e che in caso di trasferimento del veicolo a titolo oneroso o gratuito prima del termine di due anni dall'acquisto è dovuta la differenza fra l'imposta dovuta in assenza di agevolazioni e quella risultante dall'applicazione delle agevolazioni stesse ad eccezione del caso in cui il disabile, a seguito di mutate necessità legate al proprio handicap, ceda il veicolo per acquistarne uno nuovo sul quale realizzare nuovi e diversi adattamenti. Altri mezzi di ausilio e i sussidi tecnici e informatici Oltre agli autoveicoli, ampio spazio è riservato agli altri mezzi di ausilio tra i quali, un ruolo rilevante e sempre più diffuso, spetta ai sussidi tecnici e a quelli informatici per i quali è espressamente prevista la possibilità di detrarre dall'Irpef il 19 per cento dell'eventuale spesa. Anche in questo caso, come per l'acquisto di veicoli, scatta l'Iva al 4 per cento. Naturalmente, spazio anche alla detrazione dall'Irpef del 19 per cento delle spese d'acquisto e mantenimento del cane guida per i non vedenti. Agevolazioni per l'assistenza personale Si chiariscono, all'interno della Guida, termini, condizioni e modalità sulla possibilità di dedurre dal reddito complessivo gli oneri contributivi, fino a un massimo di 1,549,37 euro, versati per dotarsi di addetti ai servizi domestici e all'assistenza personale o familiare. Novità, invece, sulla possibilità di detrarre, a partire dal 1° gennaio 2007, il 19 per cento delle spese sostenute per gli addetti all'assistenza personale, da calcolare su un ammontare di spesa non superiore a 2100 euro, a condizione che il reddito del contribuente non risulti superiore a 40mila euro. Naturalmente, ma soltanto per il periodo d'imposta 2006, si continuerà ad applicare una deduzione dal reddito imponibile fino all'importo massimo di 1.820 euro calcolato sulle spese pagate dal contribuente agli addetti (badanti) alla propria assistenza personale, o di quella delle persone indicate nell'articolo 433 del codice civile, nei casi di non autosufficienza. In questo caso però, l'agevolazione scatta ma in misura diversa, a seconda del reddito complessivo del contribuente. Abbattimento delle barriere architettoniche Si applica la detrazione d'imposta del 36 per cento (del 41 per cento soltanto per le spese sostenute dal 1 gennaio 2006 al 30 settembre 2006) sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2007 per la realizzazione di interventi finalizzati all'abbattimento delle barriere architettoniche

Elettricità: 30 Euro di tasse occulte

ENERGIA
25/04/2007
30 euro di tasse "occulte" sull'elettricità. Adiconsum: "Si aboliscano"
L’Autorità per l’energia ha segnalato al Governo e al Parlamento due ingiustificati prelievi dello Stato sulle bollette elettriche, a carico dei cittadini.Il primo riguarda la decisione della Finanziaria 2006 del Governo Berlusconi (riconfermata dall’ultima Finanziaria), di trasferire al Bilancio dello Stato una parte del gettito proveniente dalla tariffa elettrica (componenti MCT e A2), con un aumento della tariffe elettriche di circa 150 miliardi di euro all’anno. Il secondo prelievo riguarda l’applicazione dell’aliquota IVA anche sui c.d. oneri di sistema (oneri nucleari, stranded cost, energivori, ecc.). “Trattandosi di oneri e non di prestazioni o servizi usufruiti dai clienti elettrici, - denuncia l’Adiconsum - l’applicazione dell’IVA su tali importi è anomala e pretestuosa. Si tratta di un altro onere di circa 670 miliardi di euro all’anno a carico delle famiglie”.Per Paolo Landi, presidente dell’associazione, “se questi prelievi fossero aboliti, come sarebbe giusto, ogni famiglia risparmierebbe circa 30 euro all’anno”.“Condividiamo la segnalazione dell’Autorità; - conclude Landi - il Governo inizi a rinunciare a questo prelievo ingiustificato. Oltre 800 milioni di euro passano ogni anno dalle tasche delle famiglie al bilancio dello Stato, attraverso queste due tasse occulte”.

giovedì 3 maggio 2007

Utenti Banco Posta: attenzione alle e-mail truffa!

Svegliaconsumatori mette in guardia su e-mail truffa diffuse a nome di Poste Italiane :
In questi giorni si sta riscontrando un aumento consistente di e-mail truffa apparentemente inviati da Poste Italiane. Si tratta di messaggi “trappola” della categorie del phishing, che cercano di caripre con l’inganno i dati di accesso ai conto correnti degli utenti Banco Posta. Vanno cancellati. Riportiamo di seguito alcuni esempi di questi messaggi. Essi comunque hanno una grande variabilità. Possono essere semplici, con immagini più o meno rispondenti ai loghi di Poste Italiane. A volte fanno esplicito riferimento, per tranquillizzare le possibili vittime, alla problematica dello spamming e ai problemi di sicurezza in rete.
E UN MESSAGGIO DEL GENERE PER COLMO DEI COLMI E' ARRIVATO ANCHE A FEDERCONSUMATORI URBINO!!

“Oggetto: Comunicazione nr. 91219 del 26 Aprile 2007 - Leggere con attenzioneGentile Cliente, Nell'ambito di un progetto di verifica dei data anagrafici forniti durante la sottoscrizione dei servizi di Posteitaliane e stata riscontrata una incongruenza relativa ai dati anagrafici in oggetto da Lei forniti all momento della sottoscrizione contrattuale.L'inserimento dei dati alterati puo costituire motivo di interruzione del servizio secondo gli art. 135 e 137/c da Lei accettati al momento della sottoscrizione, oltre a costituire reato penalmente perseguibile secondo il C.P.P ar.415 del 2001 relativo alla legge contro il riciclaggio e la transparenza dei dati forniti in auto certificazione.Per ovviare al problema e necessaria la verifica e l'aggiornamento dei dati relativi all'anaagrafica dell'Intestatario dei servizi Postali. Effetuare l'aggiornamento dei dati cliccando sul seguente collegamento sicuro: https://bancopostaonline.poste.it/bpol/cartepre/formslogin.aspCordiali Saluti”.“Caro cliente Poste.it,Una nuova gamma completa di servizi online è adesso disponibile !Per poter usufruire dei nuovi servizi online di Poste.it occorre prima diventare UTENTE VERIFICATO.Accedi ai servizi online di Poste.it e diventa UTENTE VERIFICATO » L'Assistenza Clienti, dopo aver ricevuto la documentazione e averne verificato la completezza e la veridicità, provvederà immediatamente ad attivare il suo " Nome Utente Verificato ". Verrai informato telefonicamente di tale attivazione”.






















































































In questi giorni si sta riscontrando un aumento consistente di e-mail truffa apparentemente inviati da Poste Italiane. Si tratta di messaggi “trappola” della categorie del phishing, che cercano di caripre con l’inganno i dati di accesso ai conto correnti degli utenti Banco Posta. Vanno cancellati. Riportiamo di seguito alcuni esempi di questi messaggi. Essi comunque hanno una grande variabilità. Possono essere semplici, con immagini più o meno rispondenti ai loghi di Poste Italiane. A volte fanno esplicito riferimento, per tranquillizzare le possibili vittime, alla problematica dello spamming e ai problemi di sicurezza in rete.

giovedì 29 marzo 2007

Vodafone chiariscesu costi Sms vocale

CELLULARI
Vodafone chiarisce modalità e costi del servizio "Sms vocale"
Anche Vodafone cerca di aggirare il decreto Bersani e recuperare in altro modo i costi fissi di ricarica? Forse… E’ un fato che, come denunciato da molti utenti, a partire dal 6 marzo 2007 il gestore ha introdotto automaticamente il servizio “Sms vocale” a un costo di 0,29 euro. In pratica il servizio si attiva quando il telefono verso cui si sta chiamando è spento o irraggiungibile e permette di inviare un messaggio vocale. Si tratta senza dubbio di un servizio non richiesto, in quanto attivato senza alcuna autorizzazione da parte degli utenti che però hanno a disposizione due soluzioni per renderlo inoffensivo. La prima è la più semplice. Come spiega la stessa Vodafone in una nota, il servizio è introdotto da un messaggio vocale gratuito di 15 secondi a cui seguono un paio di secondi di silenzio Se si riattacca non succede niente. Se si decide di continuare, un segnale acustico introduce al servizio. Ma anche in questo caso se il cliente non parla, o parla meno di 2 secondi, il messaggio non parte e il cliente non paga. La seconda opzione è quella di disattivare il servizio chiamando gratuitamente il numero 42070 oppure tramite internet all'interno dell'area "fai da te" del sito www.vodafone.it .Vodafone comunque informa di avere sospeso temporaneamente il servizio “al fine di dissipare ogni dubbio e contestare ogni critica infondata”.Tornando invece al caso “Wind” che come ricordiamo, sta cambiando unilateralmente i piani tariffari dei suoi utenti con opzioni che prevedono un aggravio delle tariffe , sul sito di Cittadinanzattiva è disponibile un modello di diffida da spedire a detto gestore telefonico. Si può inoltre sporgere reclamo al Pit servizi dell’associazione.

mercoledì 21 marzo 2007

Cellulari Vodafone: autodifesa contro ruberie

RICEVIAMO E VOLENTIERI DIVULGHIAMO:
Da: "Smile Service Express" <amministrazione@smile-express.it Oggetto: COSTI RICARICA VODAFONE Data: mercoledì 21 marzo 2007 12.13
Ecco come Vodafone "recupera" i costi di ricarica, dopo che il decreto Bersani del Governo li ha eliminati.
Dal 6 marzo 2007 Vodafone ha introdotto due nuove "funzionalità" ricezione SMS vocale e notifica ricezione vocale, una sorta di segreteria telefonica (al costo di € 0,29 a chiamata) attivato automaticamente a tutti coloro che non usano la segreteria telefonica (99% degli utenti). Quando chiamerete un/a vostro/a amico/a sentirete una voce simile a quella precedente che vi dirotterà al nuovo servizio. Per disabilitare questa funzione è necessario:
- essere registrati al sito http://www.vodafone.it/ > oppure http://www.190.it/
- effettuare l'accesso al proprio account (inserendo le proprie credenziali e cliccando su "entra")
- Cliccare su "190 fai da te", poi sul menu di sinistra la voce "Servizi e Promozioni"
- Cercate nell'elenco dei servizi le voci "Ricezione SMS vocale" e "Notifica Ricezione Vocale" (solitamente è nella seconda pagina, per raggiungerla cliccate sulla freccia " " o sul numero "2" in fondo alla pagina)
- Cliccate sul pulsante "Disattiva" nel rettangolo di ciascun servizio da disabilitare e si aprirà la pagina di conferma. Cliccate sulla voce minuscola in basso con scritto "Clicca qui per confermare l'operazione"
- Eseguite lo stesso procedimento per entrambi i servizi. Tranquilli, la procedura è molto veloce ed immediata.Da questo momento chi vi chiamerà a cellulare spento non pagherà più i 29 centesimi per questo servizio che nessuno ha richiesto!! Allo stesso modo non pagherete la notifica che qualcuno vi ha lasciato il messaggio vocale in segreteria ( rubbberia > moltiplicata x 2...).

lunedì 19 marzo 2007

Liberalizzazioni: 22 marzo mobilitazione consumatori a sostegno

COMUNICATO STAMPA19 Marzo 2007
LIBERALIZZAZIONI
MOBILITAZIONE DEI CONSUMATORI A MONTECITORIO A SOSTEGNO DEL DECRETO BERSANI
Giovedì 22 marzo alle ore 12.00 i comitati di presidenza delle associazioni nazionali dei consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) manifesteranno a Piazza Montecitorio contro il rischio di affossamento della legge di conversione del Decreto Bersani. I Presidenti delle associazioni dei consumatori invitano il Governo a porre eventualmente la fiducia sul provvedimento contro ogni ostruzionismo.

WIND tenta di addossare sui consumatori i costi di ricarica

19 Marzo 2007DECRETO BERSANI
WIND TENTA DI ADDOSSARE AI CONSUMATORI, I TAGLI COSTI RICARICA.
FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF,OLTRE AD AVER CHIESTO L’INTERVENTO DELL’AGCOM, CHIEDERANNO AI CONSUMATORI,QUALORA NON CI SIA RISPOSTA SERIA E SODDISFACENTE, DI BOICOTTARE WIND, EMIGRANDO IN MASSA SU GESTORI PIU’ EQUI E TRASPARENTI.
Dopo le “turbate” di alcuni gestori telefonici,che non avendo ancora digerito il decreto Bersani che taglia i costi di ricarica inventati dal cartello delle compagnie telefoniche,vera e propria tassa sui poveri (studenti,anziani,emigrati) presente solo in Italia,arrivano proteste corali soprattutto contro la società egiziana Wind guidata da Naguib Sawiris,che ha modificato uno dei piani tariffari, aumentando lo scatto alla risposta e portando il costo da 10 a 12 centesimi al minuto (l'attuale offerta "Wind 10" sarà sostituita da maggio da "Wind 12"). Tali modifiche unilaterali dei contratti,disinvoltamente attuate per recuperare quanto perso dai tagli dei costi di ricarica in precedenza non applicati da Wind, sono un vero e proprio passaggio forzato già denunciato da Adusbef e Federconsumatori all'Agcom per valutare l’illegittimità della manovra e sono criticate “corum populi” dagli utenti Wind. Poichè qualunque modifica dei piani tariffari vigenti nella telefonia mobile,deve essere preventivamente comunicata agli utenti in base all'articolo 70 del Codice delle comunicazioni e notificata all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per valutarne la legittimità,anche alla luce dell’acquisizione effettuata dei piani tariffari da parte della Guardia di Finanza su disposizione della stessa AGCOM nel termine di 30 giorni previsto dalla legge, affinchè gli utenti possano esercitare il diritto di recesso senza subire penalità, Adusbef e Federconsumatori si chiedono a quale gioco si stia giocando,sulla pelle degli utenti. Date le vibrate proteste dei consumatori, ormai a migliaia, qualora non ci dovesse essere una risposta seria,convincente e trasparente da parte dei dirigenti Wind entro 8 giorni da oggi,. Adusbef e Federconsumatori asseconderanno le richieste degli utenti di boicottare,su larga scala, un’azienda telefonica egiziana, che prima ha cercato di non applicare la legge,dopo esserci costretta, tenta di aggirarla con comportamenti disdicevoli a danno dei consumatori.

sabato 17 marzo 2007

Cellulari. Il comportamento di Wind dopo l'abolizione del costo ricarica

COMUNICATO STAMPA16 Marzo 2007Cellulari Wind aumenti unilaterali delle tariffe, primo tentativo di recupero dei costi di ricarica
Adusbef e Federconsumatori stanno ricevendo centinaia di telefonate da parte di cittadini abbonati a Wind che protestano perché l’azienda sta trasformando il contratto unilateralmente, aumentando i costi a danno dell’utente. Le associazioni denunciano il fatto gravissimo all’Agcom richiedendo un intervento urgente a difesa dei diritti dei cittadini. È assolutamente scorretto violare i termini contrattuali degli abbonati e quindi interverremo con tutti gli strumenti necessari per difendere sia a livello collettivo che individuale i cittadini colpiti da questa vessazione. È evidente il tentativo di Wind di recuperare, con aumenti non concordati con gli utenti, le risorse perse con l’abolizione da parte del Governo della iniqua tassa costituita dal costo fisso di ricarica .

lunedì 5 marzo 2007

Indagine sul prezzo dei farmaci da banco

OSSERVATORIO PROVINCIALE PREZZI/TARIFFE


FEDERCONSUMATORI NAZIONALE,

NELL’AMBITO DELL’ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO DEI PREZZI E DELLE TARIFFE

ATTIVATA ORMAI DA TEMPO, CONDUCE UNA

PRIMA INDAGINE A CAMPIONE SUL PREZZO DEI FARMACI DA BANCO

PRESSO LE FARMACIE.

Nella settimana 12 – 17 Marzo 2007 Operatori Federconsumatori si recheranno presso Farmacie

della nostra Provincia di Pesaro e Urbino per rilevare i prezzi di 20 farmaci da banco.

SI CONFIDA NELLA MASSIMA COLLABORAZIONE DA PARTE DEI GESTORI,

CHE SI RINGRAZIANO ANTICIPATAMENTE.

Urbino, 05.03.’07

FEDERCONSUMATORI URBINO

venerdì 23 febbraio 2007

Controllo caldaie metano: ITAGAS risponde al quesito

Pescara, 21 febbraio 2007.
Oggetto: Rif.Vs. quesito del 14 febbraio 2007: Controllo caldaie.

Con riferimento all'oggetto, specifichiamo quanto segue:
- Per il pagamento della tariffa di € 15 relativa all'autocertificazione degli impianti termici di potenzialità inferiore a 35 kw, non è prevista alcuna mora per ritardato pagamento, in quanto ciò non è stato stabilito dalle normative vigenti in materia, trattandosi di adempimento facoltativo da parte del responsabile dell'impianto (DPR 551/'99).
- Ricordiamo, inoltre, che la Provincia di Pesaro e Urbino ha già prorogato la scadenza per l'effettuazione dell'autocertificazione valida per il biennio 2005-2006 dal 31 maggio 2006 al 31 dicembre 2006.
- Coloro che hanno affettuato l'autocertificazione con qualche giorno di ritardo, saranno comunque considerati autocertificati se i documenti inviati saranno completi dal punto di vista amministrativo.
- Chi invece, avrà effettuato l'autocertificazione con più di un mese di ritardo, non può essere considerato autocertificato e, in caso di verifica a domicilio, il costo pieno della verifica, sarà decurtato dei 15 euro versati in ritardo.
- Precisiamo che la Itagas Ambiente ha già costituito per conto della Provincia di Pesaro e Urbino la banca dati completa degli impianti termici non sulle autocertificazioni effettuate nei termini e non, bensì sulla scorta di dati forniti a suo tempo da fonti previste dalle normative vigenti.
- Pertanto, chi non ha pagato affatto non può in alcun modo evitare il controllo in quanto già identificato e codificato nella Banca Dati. Distinti saluti.
ITAGAS AMBIENTE SRL
Il Vice Presidente
F. to Maria Concetta Seccia

mercoledì 21 febbraio 2007

controllo caldaie:quesito

ITAGAS Ambiente Srl
Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino
PESARO


Oggetto: Controllo caldaie metano: quesito.

Su istanza di cittadini e nostri Associati, formuliamo il seguente quesito in merito al tema in oggetto:
nelle comunicazioni ricevute finora non sono previste, come per quasi tutte le tasse e i canoni (ad esempio il canone RAI o il bollo automobilistico), more appropriate ed equilibrate per il ritardato pagamento di € 15,00.Sottolineiamo che quanti, magari per una piccola negligenza o più seri motivi, hanno pagato con qualche giorno di ritardo, si trovano in una posizione più scomoda di chi non ha pagato affatto. Ma chi paga con qualche giorno di ritardo ha evidentemente la volontà di non sottrarsi a questo ‘obbligo’, e se dovesse pagare una penale addizionale e commisurata per il ritardo, probabilmente lo farebbe volentieri.Chi non paga per niente vuole invece, evidentemente, tentare la fortuna, sperando furbescamente di cavarsela.Nel primo caso il cittadino sicuramente non sfuggirà al controllo, in quanto si sarà autosegnalato come ‘violatore’ della norma e quindi si troverà di fronte al fondato rischio di dover pagare € 80,00 oltre ai 15 già versati, nonostante il suo impianto sia davvero a posto perché magari sottoposto annualmente a controllo.
Questo vuoto normativo può causare al cittadino onesto del primo caso, un ulteriore immeritato danno.Il secondo invece, quello che non ha pagato affatto, può sempre sperare di sfuggire al controllo a campione, nell'attesa dell’auspicata modifica della normativa.Nella certezza che il problema sopra illustrato trovi sensibile attenzione e soluzione adeguata, attendiamo cortese sollecito riscontro al nostro quesito. Distinti saluti.
Urbino,14.02.’07 FEDERCONSUMATORI URBINO

giovedì 15 febbraio 2007

Idee sulla tutela dei consumatori?

Idee sulla tutela dei consumatori?
Sono graditi CONSIGLI e SUGGERIMENTI su come migliorare l'attività di SPORTELLO e rendere più utile il nostro Blog. Ringraziamo per gli eventuali contributi. Massimo e Licia

mercoledì 14 febbraio 2007

Acqua: Vademecum contro gli sprechi

Per quanto riguarda il singolo consumatore questi sono i consigli utili per combattere gli sprechi e indurre i consumatori ad un comportamento corretto che eviti usi impropri dell’acqua.
Lavaggio denti. Lavarsi i denti tenendo il rubinetto aperto fa sprecare circa 40 litri d’acqua alla volta; l’associazione consiglia di utilizzare lo spazzolino inumidito col solo dentifricio e risciacquare soltanto alla fine;
Barba. Per farsi la barba è sufficiente colmare il lavandino d’acqua, chiudendolo col tappo, e poi lasciarla scorrere terminata la rasatura;
Frutta e verdura. Dopo aver lavato frutta e verdura non buttate l’acqua utilizzata; possiamo riutilizzarla per innaffiare le piante.
Doccia. Si consiglia di preferire la doccia al bagno: è sicuramente più veloce e fa risparmiare fino a 100 litri d’acqua alla volta;
Elettrodomestici. Utilizzate lavastoviglie e lavatrice a pieno carico; così si arriva a risparmiare fino a 11.000 litri d’acqua all’anno;
Valvola. Prima di partire per le vacanze si consiglia di chiudere la valvola centrale dell’acqua, anche per evitare rotture improvvise nell’ impianto idraulico;
Rubinetti. Controllare che non perdano acqua, in caso contrario chiedere l’aiuto di un idraulico esperto. Un rubinetto che gocciola può far sprecare fino a 4.000 litri d’acqua in un anno, un W.C. che perde può arrivare addirittura a consumare fino a 100 litri d’acqua al giorno.
"Frangiflutti". Applicare un frangiflutti al rubinetto riduce la fuoriuscita dell’acqua e può far risparmiare fino a 6.000 litri d’acqua all’anno per ogni famiglia;
Acqua di cottura. Le massaie insegnano che l’acqua utilizzata per la cottura della pasta è un ottimo sgrassante e permette di lavare piatti e bicchieri senza eccessivo uso di detersivo.
Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori

Cellulari Avviso importante Euroconsumatori

Avviso importante!Una consumatrice si è rivolta al nostro centro dopo aver ricevuto un sms da un numero di telefono austriaco sul suo cellulare; il messaggio conteneva l'invito a collegarsi al sito www.outlove.net e a chiamare da un numero fisso un numero cominciante per 899. Si tratta di un sito che propone incontri tra persone alla ricerca di un partner. Ricordiamo a tutti i consumatori che i numeri di telefono che iniziano con 899 sono numeri telefonici a pagamento e vi invitiamo pertanto a prestare attenzione a messaggi come quello ricevuto dalla consumatrice che ci ha contattato.

giovedì 8 febbraio 2007

Farmaci: puntare su "equivalenti" e confezioni monouso

FARMACI
08/02/2007
Federconsumatori: "Puntare su 'equivalenti' e confezioni monouso"
Farmaci equivalenti e confezioni monouso. Sono le due nuove frontiere del risparmio in campo farmaceutico per la Federconsumatori. “Dopo l’apertura nella grande distribuzione di corner specializzati di farmaci da banco, che ha portato ad una riduzione dei prezzi di oltre il 20%, - afferma l’associazione in una nota - si rende necessaria una forte accelerazione finalizzata alla messa in produzione delle confezioni di farmaci monouso e conformi, coerenti, quindi, con i tempi previsti per una corretta terapia di guarigione. Ciò eviterebbe quello che denunciamo da anni: inutili sprechi che se fossero superati comporterebbero risparmi a regime dell’ordine del 25-30% sull’intera spesa sanitaria nazionale”. Anche sulla questione dei farmaci “equivalenti”, per la federazione, si rendono necessarie una maggiore chiarezza e trasparenza finalizzate all’allargamento del loro utilizzo: “Non vogliamo più sentire dichiarazioni, anche pubbliche, riguardanti la necessità di controlli sulla loro affidabilità rispetto a quelli ‘griffati’. Queste affermazioni valgono quanto un vero e proprio boicottaggio all’allargamento dell’utilizzo degli ‘equivalenti’”. L’associazione stima che la duplice operazione sull’utilizzo dei farmaci monodose (con risparmi di 400-500 milioni di euro) e sui farmaci equivalenti (con risparmi iniziali di oltre 300 milioni di euro all’anno) comporterebbe un risparmio complessivo di circa 700-800 milioni di euro all’anno, “con grande sollievo della spesa pubblica e delle famiglie”.

sabato 3 febbraio 2007

Idee sulla tutela dei consumatori?

Sono graditi CONSIGLI e SUGGERIMENTI su come migliorare l'attività di SPORTELLO e rendere più utile il nostro Blog. Ringraziamo per gli eventuali contributi. Massimo e Licia

controllo caldaie metano: raccolta firme

Via Gramsci, 29 – 61029 Urbino (PU)
Tel: 0722 327426 - Tel/Fax: 0722 329685
email: cittadinanzattivaurbino@yahoo.it

Via dei Morti, 8 – 61029 Urbino (PU)
Tel: 0722 350591 - Fax: 0722327865 email:http://it.f268.mail.yahoo.com/ym/Compose?To=urbino.federconsumatori@marche.cgil.it

COMUNICATO STAMPA

A prosecuzione della protesta condotta ormai da vari mesi contro il pagamento di 15 Euro cui sono obbligati i cittadini dei Comuni della Provincia, eccetto Fano e Pesaro, per autocertificare l’effettuato controllo della caldaia metano,

CITTADINANZATTIVA e FEDERCONSUMATORI di Urbino

organizzano, per la modifica della normativa vigente, una raccolta di firme sul seguente testo:
“PETIZIONE per LA MODIFICA della NORMATIVA su CONTROLLO CALDAIE
( L.10/91 e successivi decreti attuativi)
RILEVATA
la forte disomogeneità di applicazione della Legge nella Provincia di Pesaro e Urbino per il biennio 2005/06, causata anche da mancata attivazione di un tavolo di confronto continuativo fra le componenti coinvolte: FANO: nessuna convenzione sottoscritta PESARO: somma concordata dal Comune € 8,00 per utente URBINO e COMUNI MINORI: somma fissata dalla Provincia € 15,00 per utente
i sottoscritti cittadini CONTESTANO
la normativa vigente in materia di controllo caldaie in quanto: 1. penalizza il cittadino che effettua tutti gli anni il controllo; 2. lo sottopone: a) all’assurda gabella dell’autocertificazione a pagamento; b) all’iniqua imposizione di costi diversi all’interno della medesima Provincia; 3. dequalifica totalmente la responsabilità professionale del manutentore, neppure chiamato a fornire l’elenco di quanti fanno controllare la caldaia tutti gli anni.
NE SOLLECITANO
la modifica radicale nella direzione di equo riconoscimento verso i cittadini diligenti e di crescita civica di utenti e manutentori, chiamandoli alla responsabilità del rispettivo ruolo nella Società Civile.”
CITTADINANZATTIVA e FEDERCONSUMATORI di Urbino fanno appello a tutti i cittadini perché con la loro firma vogliano sostenere una lotta che rivendica un trattamento democraticamente imparziale e non vessatorio.
Urbino,03.02.’07

domenica 28 gennaio 2007

I consigli della Polizia (con qualche integrazione) contro le truffe

Consigli contro le truffe agli anziani
1.Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
2.Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
3.Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
4.Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
5.Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
6.Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
7.Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.
8.Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
9.Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
10.Non acquistate nulla da chi vi ferma per strada dicendo di essere
parente di vostri ex compagni di lavoro.
11.Se qualcuno vi ferma per intervistarvi, se volete rispondete alle
domande, ma non firmate nulla.
12.Se vi telefonano e vi propongono abbonamenti più convenienti o vi fanno offerte di qualunque genere, rispondete che senza contratto scritto non accettate nulla.
13.Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio non esitate a
chiamare il 113.

Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
1.Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani
2.Ricordategli sempre di adattare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113.
3.Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.


Consigli per i vicini di casa
1.Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
2.Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
3.Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa .

Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
1.Quando allo sportello si presenta un anziano e fa richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
2.Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
3.Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.

Elettricità e gas: indagine nazionale

VII INDAGINE NAZIONALE SULLE BOLLETTE ELETTRICHE E DEL GAS

OSSERVATORIO NAZIONALE TARIFFE E SERVIZI


Il 2006 spesa annua record per le bollette elettriche e del gas delle famiglie italiane. Ancora più care si prevede saranno per il 2007. Accelerare gli interventi sulle infrastrutture, promuovere più concorrenza e risparmio energetico. Le proposte di Federconsumatori.

Un aumento di 51 euro rispetto al 2005 per una famiglia tipo, con potenza impegnata di 3 kw che consuma 2700 kw di energia elettrica in un anno, comprensivo dell'ultimo aumento del 01.10.2006 di + 1,69 euro per il trimestre ottobre- dicembre 2006.
Una bolletta annua record “la più alta da 10 anni” a questa parte per un importo di oltre 400 euro, che rispetto al 1995 comporta una maggiore spesa annua di oltre 103 euro. Nel solo ultimo anno la spesa è aumentata della metà di quanto è aumentata negli ultimi 10 anni.
È questo quanto emerge dall'Osservatorio nazionale tariffe e servizi della Federconsumatori di Modena che ha monitorato l'evoluzione della spesa annua complessiva(imposte comprese) e per kw, dal 1995 al 2006 per tre tipologie di consumo pari a 1200 kw, 2700 kw e 3500 kw, cioè le tre tipologie di consumo che riflettono diverse condizioni di utilizzo di energia in cui si possono riconoscere molte famiglie italiane. È evidente che l'incremento del prezzo del petrolio dal 28/30 dollari al barile del gennaio 2004 agli attuali livelli di soglie dei 70 dollari al barile, pur con l'euro che si è apprezzato sul dollaro, ha fatto la sua durissima parte sulle tasche delle famiglie italiane e delle imprese. “Analogo record” di spesa è per il metano nel 2006 per una famiglia tipo che consuma 1400 m cubi di metano rispetto al 2005 con un aumento su base annua di + 105 euro.
Inoltre con l'ulteriore aumento che è scattato dal 01/10/2006 con l'adeguamento trimestrale delle tariffe previsto dall'autorità dell'energia ed il gas, essendo il metano indicizzato all'andamento del costo del petrolio a livello internazionale, questo ha comportato un ulteriore aumento del 0,3% che su base annua comporterà un ulteriore record di spesa annua pari a 1032,52 euro comprensive di imposte. Se confrontiamo la spesa annua di ottobre 2006 rispetto alla spesa media annua registrata dall'osservatorio nel 1996 l'aumento è di 295 euro. Anche qui nel solo ultimo anno l'aumento è stato di 106 euro ovvero oltre un terzo di quanto non era avvenuto negli ultimi 10 anni. Aumenti che sommati per una famiglia che consuma 2700 kw di energia e 1400 mc di gas comporta una maggiore spesa complessiva rispetto al 2005 pari ad oltre 157 euro. Un escalation tariffaria attenuati dai provvedimenti dell'autorità per l'energia di questi anni che senza il suo intervento sarebbero stati ancora più pesanti.

Al Governo, all'Unione Europea, le nostre richieste e proposte.

Energia elettrica:

• Al Governo una politica energetica che faccia perno su una politica europea dell'energia che per volume di produzione e consumi può avere un ruolo nel mercato mondiale del gas e del petrolio e nei rapporti fra paesi consumatori e fornitori.
• Una politica e un piano energetico che dia certezze per l'emergenza del prossimo inverno e per il futuro del paese e che prevede uno sviluppo del metano a discapito del petrolio, delle fonti alternative e degli investimenti sul risparmio energetico.
• Sbloccare il processo di concorrenza dai “monopoli” per un mercato regolato a vantaggio dei consumatori e competitivo.
• Completare la riforma della bolletta elettrica al fine di contenere le tariffe, a fronte anche dell'aumento di produttività ed efficienza nella rete elettrica per contenere gli effetti dirompenti del caro petrolio che si scaricheranno sulla bolletta nell'anno in corso e in quello a venire.
• Adeguare gli strumenti a tutela del consumatore nell'imminente avvio dal 01/07/2007 del mercato elettrico per le utenze domestiche. In particolare sulla trasparenza delle bollette elettriche e con l'applicazione del nuovo codice di condotta commerciale.
• Assieme ad un piano poliennale di risparmio energetico va valorizzata e promossa la diffusione delle tariffe multiorarie dove si può scegliere fra più soluzioni in base alla politica installata e alle abitudini d'uso così da consumare quando l'energia costa meno.
• Introdurre la tariffa sociale per le fasce sociali deboli e gli utilizzatori di apparecchiature medicali salva-vita ad alto consumo per la bolletta elettrica previo confronto con le Associazioni dei consumatori e le parti sociali per recuperare un'anomala situazione (vedi tab. n° 2 dove a prescindere dal reddito oggi chi consuma poca energia le viene a costare molto meno al kw rispetto al nucleo familiare che ne consuma di più.
Tariffa sociale che preveda un'incentivazione per le fasce sociali deboli legata all'entità del reddito familiare e della numerosità dei componenti.
Incentivazione che consenta comunque per questi consumatori la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore.
Gas:

• Intervenire sulle cause “infrastrutturali e commerciali” in Italia e in Europa per creare un mercato competitivo a livello dei paesi produttori di metano, stante l'ampia disponibilità di gas come materia prima superiore a quella del petrolio.
• Per fare questo bisogna superare i forti ritardi infrastrutturali con la costruzione di almeno 5 rigassificatori in tempi certi e prospettive lungimiranti nonché aumentare lo stoccaggio per far fronte alla modulazione stagionale ovvero compensare la domanda a seconda del fabbisogno fra estate ed inverno nell'ambito di una cabina di regia del Governo.
• Rilanciare il processo di concorrenza nel settore dominato dal monopolio dell'ENI nell'importazione della materia prima e dalle deboli iniziative competitive commerciali per i piccoli consumatori nella distribuzione e vendita locale. Molti di questi operatori presenti sul territorio sono orientati principalmente al consolidamento delle proprie posizioni locali e che nella maggior parte dei casi appartengono allo stesso gruppo del gestore della rete di distribuzione. La stessa promozione delle offerte tariffarie non sempre rispetta il codice di condotta commerciale incentrato sulla trasparenza e tutela del consumatore.
• Ridurre l'eccessiva imposizione fiscale che incide su ogni metro cubo di metano consumato per il 42%. Attraverso la riduzione delle accise, dell'IVA dal 20% al 10% per le utenze domestiche e sterilizzazione degli aumenti dell'IVA con il crescere del costo della materia prima.
• Ai comuni chiediamo che si attivino nel dare applicazioni alle agevolazioni sociali (in attesa che vengano eventualmente riviste nell'ambito di un riordino con l'introduzione della tariffa sociale per l'energia elettrica) previste dalla delibera dell'autorità per l'energia ed il gas a favore delle fasce sociale deboli, definendone il regolamento attraverso il confronto con le Associazioni dei consumatori.

Acqua pubblica, ci metto la firma

DIRITTI
09/01/2007
''Acqua pubblica, ci metto la firma''. Al via la petizione contro la privatizzazione dei servizi idrici
Una firma per l'acqua di tutti. Dal 13 gennaio inizierà in tutta Italia la raccolta delle adesioni alla campagna "Acqua pubblica, ci metto la firma!”, promossa da 55 tra associazioni e organizzazioni nazionali e da oltre duecento comitati locali raccolti nel Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Ci sono sei mesi di tempo per collezionare le 50mila firme necessarie per proporre una legge d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Secondo il Forum “arrestare i processi di privatizzazione dell’acquasta assumendo , nel XXI secolo, un importanza vitale per l’umanità intera”. Ai meccanismi del modello neo liberista si fa infatti risalire la scarsezza cronica di acqua potabile che affligge, attualmente, un miliardo e trecento milioni di persone e che,.nel giro di pochi anni, dovrebbe raggiungere i tre miliardi. Ma la battaglia non è solo globale ma anche locale. Anche in Italia l’importanza della questione acqua ha raggiunto nel tempo una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territoriale. Già nel 2003, (dichiarato dall’ONU Anno mondiale dell’acqua), si svolse, a Firenze, il Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua che bocciò le politiche fondate sulla trasformazione dell’acqua in merce, anche mediante l’introduzione del cosiddetto ‘partenariato pubblico-privato’ e chiedendo con forza la proprietà e la gestione pubblica come garanzia di libero accesso per tutti.Da allora sono state moltissime le vertenze che si sono aperte nei territori contro la privatizzazione dell’acqua e per un nuovo governo pubblico e partecipato della stessa : dall’ Abruzzo alla Sicilia, dalla Campania alla Lombardia, dal Lazio alla Toscana, dove nel 2005 sono state raccolte più di 43000 firme in calce ad una legge regionale di iniziativa popolare.Proprio la necessità di mettere in rete e collegare fra loro queste diverse esperienze ha portato alla nascita del Forum italiano dei movimenti per l’acqua che ora denuncia “il totale fallimento degli obiettivi promessi con la privatizzazione (maggiore qualità, maggiore economicità, maggiori investimenti) e chiede “un radicale cambiamento normativo” : una proposta di legge d’iniziativa popolare con gli obiettivi di tutela della risorsa e della sua qualità, di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, di gestione dello stesso attraverso strumenti di democrazia partecipativa.Per info: www.acquabenecomune.org

Bene, ora Class Action

LIBERALIZZAZIONI
11/01/2007
Le associazioni: "Bene, ma ora la class action e interventi su cellulari e bancomat"
“Un cambiamento culturale con risultati concreti, in termini di maggiori opportunità di scelta e di minori costi, che si stanno evidenziando soprattutto in alcuni settori come i farmaci da banco, i taxi e i conti correnti bancari”. E’ questo il commento di Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), sui primi sei mesi della riforma “Bersani”. Secondo Longo “è ancora forte la resistenza delle categorie professionali” e per questo “è necessario che tutti facciano sentire una voce forte a favore di questi cambiamenti che combattono rendite di posizione consolidate, balzelli e in qualche caso veri e propri taglieggiamenti”. Il presidente Mdc si riferisce soprattutto ai costi di ricarica dei cellulari e a quelli dei prelievi bancomat che arrivano in Italia fino a 2 euro mentre in altri paesi europei sono assolutamente gratuiti. “Ci aspettiamo, quindi, ulteriori provvedimenti di liberalizzazione da parte del Ministro Bersani e ulteriori interventi da parte delle Autorità di regolamentazione delle tlc, energia e Antitrust” conclude Longo.Preme invece sulla class action e la riforma delle professione il Movimento Consumatori. Il presidente Lorenzo Mozzi ha ribadito la necessità che siano approvati al più presto. “Ci rendiamo conto che le lungaggini burocratiche rallentano i tempi, come sottolineato del resto dal ministro stesso – ha spiegato - ma ancora una volta abbiamo il dovere di porre l’accento sull’importanza di questi provvedimenti per aprire ulteriormente la strada ad un mercato sempre più concorrenziale a vantaggio dei consumatori”.Federconsumatori plaude all’annuncio di Bersani su l’eliminazione della tassa di ricarica dei cellulari. “Questo costo è una specificità italiana, - ha sottolineato l’associazione . noi paghiamo gli altri Paesi no. L’ammontare del barzello ammonta a 1,7 miliardi di Euro “. In più, ha aggiunto Federconsumatori, “la filosofia di fondo di questa ‘tassa’ è desolante e iniqua poiché chi ha meno paga di più. Lo studente e il pensionato che comprano una ricarica da 10 o 30 euro sono bastonati più di un manager che ne compra una da 250 euro”. Amplia il campo l’Adoc e chiede, alla luce della proposta di abolire i costi di ricarica dei telefoni cellulari, di sopprimere anche “l’anacronistica tassa di concessione governativa in capo agli utenti privati che hanno l’abbonamento con una compagnia telefonica, istituita nel ‘92 cioè quando il telefonino era un mezzo di comunicazione elitaria e poco diffusa”.“Chi ha un abbonamento – spiega il presidente Carlo Pileri – spende 5 € (12 per chi li porta in detrazione) al mese per la tassa di concessione governativa. Questa cifra, moltiplicata per i 3 milioni di utenti privati abbonati, fa 15 mln di € al mese intascati dallo Stato oltre l’Iva, 180 mln annui”.“E’ una tassa – conclude Pileri – che non esiste in altri paesi, che è in capo solo agli abbonati privati e che, dopo la sacrosanta presa di posizione del Ministro Bersani contro i costi di ricarica, non ha davvero più motivo di essere”

lunedì 8 gennaio 2007

Controllo caldaie: incontro del 12/12/'06 Urbino

- Al Presidente
- Agli Assessori
della Provincia di Pesaro e Urbino
PESARO

Nel corso dell'incontro in data odierna presso la Sede della Provincia - Urbino, tra la delegazione urbinate (Sindaco, Difensore Civico della Comunità Montana, Associazioni Cittadinanza Attiva e Federconsumatori) e il Presidente della Provincia sul tema "Controllo caldaie a metano", è emerso quanto segue:1. Si ribadisce unanimemente l'iniquità del pagamento per l'autocertificazione da parte degli utenti le cui caldaie sono state controllate annualmente;quindi, autocertificazione senza pagamento, con conferma del manutentore.2. Si chiede una proroga per consentire l'informazione "corretta e completa" finora carente (lettera non arrivata a tutti, ulteriore lettera promessa, mai inviata). 3. Pur apprezzando la condivisione del Presidente della Provincia sull'iniquità rilevata (v. p. 1), non si accetta la discriminazione tra cittadini della stessa Provincia: nel territorio di Pesaro l'utente paga € 8,00, con un compenso a Itagas di € 160,00 per ciascun controllo; in quello di Urbino l'utente dovrebbe versare € 15,00 con un compenso a Itagas di € 300,00 a controllo (non sono forse cifre eccessive?).Unica mediazione possibile, nel caso fossero dichiarate impraticabili le richieste di cui sopra (1 e 2), è il pagamento, anche per l'urbinate, di € 8,00. Per ovvi motivi, si attende immediata risposta in merito. Grazie.
Urbino,12.12.'06 Distinti saluti Cittadinanza Attiva Urbino Federconsumatori Urbino
Dott. Salvatore Liberto Dott. Massimo Tirabasso

petizione Cittadinanzattiva e Federconsumatori per modifica normativa controllo caldaie metano

PETIZIONE per la MODIFICA della NORMATIVA su CONTROLLO CALDAIE
(L. 10/91 e successivi decreti attuativi)
RILEVATA
per il biennio 2005/06 la forte disomogeneità di applicazione della Legge nella Provincia di Pesaro e Urbino, causata anche da mancata attivazione di un tavolo di confronto continuativo fra le componenti coinvolte:
FANO: nessuna convenzione sottoscritta
PESARO: somma concordata dal Comune € 8,00 per utente
URBINO e Comuni minori: somma fissata dalla Provincia € 15,00 per utente,
i sottoscritti cittadini
CONTESTANO
la normativa vigente in materia di CONTROLLO CALDAIE, perché:
1. penalizza il cittadino che effettua tutti gli anni il controllo;
2. lo sottopone
all’assurda gabella dell’autocertificazione a pagamento;
all’iniqua imposizione di costi diversi all’interno della medesima Provincia;
3. dequalifica totalmente la responsabilità professionale del manutentore, neppure chiamato a fornire l’elenco di quanti fanno controllare la caldaia tutti gli anni.
NE SOLLECITANO
modifica radicale nella direzione di equo riconoscimento verso i cittadini diligenti e di crescita civica di utenti e manutentori, chiamandoli alla responsabilità del rispettivo ruolo nella Società Civile.
Urbino,18.12.’06 CittadinanzAttiva Urbino Federconsumatori Urbino

Cognome e nome Indirizzo Firma











































































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domenica 7 gennaio 2007

Sintesi attività 2006

Via dei Morti, 8 – 61029 Urbino (PU)
Tel. 0722350591 Fax 0722327865
urbino.federconsumatori@marche.cgil.it

FEDERCONSUMATORI URBINO

Sintesi attività 2006


Rapporti/vertenze con Aziende di Servizi nazionali e locali


· Telefonia: Telecom: contestazione bolletta esorbitante, ADSL non funzionante, ADSL richiesto e non ottenuto, cambio nominativo per decesso, comunicazione bolletta autoridotta, contestazione bolletta dopo disdetta e telefonate “non fatturate in precedenza”, mancato invio bollette, contratto Welcome Home, eliminazione addebito apparecchio telefonico,Telecom 70X, Telecom 899, sollecito adempimento contratto, pratiche riduzione canone, Telecom ISDN, contestazione addebiti Teleconomy ecc., richieste spostamento impianto, Telecom Alice free e modem non richiesti, Alice free richiesta e non attivata,Alice Time contratto non sottoscritto, problemi allaccio linea, resa apparecchio telefonico, pratica risarcimento interruzione linea, richiesta numeri in chiaro, sollecito intervento impianto da mesi pericolante, videotelefono difettoso;
H3G: contestazioni addebito in diritto di recesso, contestazione bolletta esorbitante;
truffa Elitel, ecc.; Tele2: contestazione attivazioni illegittime, disdetta contratto;Tiscali: attivazione non richiesta; Wind: contestazione contratti non sottoscritti, segnalazione comportamento scorretto personale Wind;
Energia elettrica: contatore elettronico ENEL, contestazione fatture esorbitanti in mancata lettura, richiesta rateizzazione, pratica aumento potenza, richiesta pagamento posticipato, contestazione tariffe seconda casa, segnalazione comportamento scorretto operatore, reclamo danneggiamento;
Gas: contestazione riparazione caldaia; disdetta contratto gas GPL;
Acqua: contestazione fatture pagate (Megas acque), contestazione bollette esorbitanti, pratica rateizzazione bolletta esorbitante;
Rifiuti: contestazione aumento tariffe,
Trasporti/traffico/turismo/viabilità: contestazione bollo auto pagato, contravvenzioni; Ami: richiesta chiarimenti su parcheggio ospedale a pagamento;
Comune di Urbino: richiesta manutenzione muro di contenimento stradale;
Ami Trasporti: reclamo linea non rispondente a propaganda, pratica incidente;tasse
circolazione: contestazione per motociclo venduto, richiesta annullamento, pratiche
esonero; pratica risarcimento disservizio catamarano; rimborso prenotazione turistica
disattesa; segnalazione comportamento inurbano Operatrice turistica;
Banche: prestiti bancari, Bond argentina, costo chiusura conto corrente bancario;
TV: contestazione sollecito canone TV a badante, sollecito abbonamento in mancata ricezione canali, richiesta canone Rai per computer a Ditta, recupero abbonamento pagato due volte; disdetta abbonamento contratto Sky, contestazione penale mancato reso Decoder Sky;
Acquisti: a rate, controllo tassi interessi, vettura presso Agenzia non più concessionaria;
Diritti civili: pratica riconoscimento stato apolidia; pratica ricongiungimento familiare;
Vertenze Compagnie di Assicurazione: Assicurazioni RC Auto, Assicurazioni Infortunio, Vita;
Segnalazioni Pubblicità ingannevole, truffe, offerte lavoro truffa ;
Recesso: pratiche prodotti difettosi(carica cellulare, computer, gasolio impuro, lettino solare, televisori, apparecchi telefonici, videoproiettore); reclamo per ritardata consegna, per mancata sostituzione prodotto danneggiato;
Recupero crediti: contestazioni fermo amministrativo automezzo;
. Campagne di informazione/Attività di sostegno:
· Sciopero cellulari;
Partecipazione/Collaborazione:
· Al progetto del Comune di Urbino Agenda 21 Locale per lo sviluppo sostenibile (problematiche sociali, ciclo rifiuti, commercio equo e solidale, risparmio energetico);
· A incontri su collegamenti stradali e su orari esercizi pubblici Comune di
Urbino;
· A incontro con il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino sul problema costo controllo caldaie;
· Con Istituti Scolastici del territorio per il Progetto Antitruffa e il Progetto Contraffazione;
· Con il Difensore Civico di Urbino e della Comunità Montana A. e M.
Metauro, in particolare sul problema costo controllo caldaie metano;
· Con il Tribunale per i Diritti del Malato;
· Con Cittadinanzattiva di Urbino per campagna pro Costituzione, problema
costo controllo caldaie e scambio esperienze e progettazioni;
· Con la Camera di Commercio di Pesaro e Urbino: pratiche conciliazioni,
segnalazione truffa Diffusione Merceologica Europea per Commercio,
Industria, Artigianato, Agricoltura;
· Con il CRS: pratiche riduzione canone telefonico;
· Segnalazioni alle Autorità Garanti: della Comunicazione,della Concorrenza
e del Mercato, per l’Energia, per la Protezione dei Dati Personali.

Urbino,08/01/’07

Costo controllo caldaie a metano Comunicato stampa

Controllo caldaie Comunicato stampa


BEATI GLI ULTIMI SE I PRIMI....HAN DISCERNIMENTO!
In data ormai lontana ( 18 Maggio u. s.), su richiesta di Federconsumatori Urbino, l’Ufficio competente della Provincia di Pesaro e Urbino dava conferma scritta che la scadenza per l’autocertificazione era stata portata al 31 Dicembre c. a. “...a beneficio della chiarezza, della trasparenza e corretta informazione al pubblico, indispensabili per l’ottimale svolgimento della funzione pubblica...”.
Scelta, questa, veramente encomiabile.
Soltanto che detta informazione ottimale non è stata fornita affatto, almeno agli abitanti dell’entroterra; anzi, non pochi di loro non hanno ricevuto nessuna comunicazione in merito, cosicché i mesi sono trascorsi senza che nulla venisse fatto per correggere la situazione che aveva dato origine alle proteste.
Neppure l’incontro richiesto mesi fa dalle Associazioni dei Consumatori di Pesaro ha avuto luogo.
Infine, presso la Sede della Provincia ad Urbino, il 12 Dicembre il Presidente Ucchielli ha ricevuto una delegazione (Sindaco di Urbino, Difensore Civico della Comunità Montana A. e M . Metauro, Cittadinanzattiva e Federconsumatori di Urbino). Subito dopo la riunione, le due Associazioni urbinati hanno inviato al Presidente e agli Assessori della Provincia le seguenti richieste, con preghiera di risposta immediata:
1. possibilità di inviare, da parte dei cittadini che hanno fatto effettuare tutti gli anni la manutenzione delle caldaie, l’autocertificazione senza il versamento di € 15,00;
2. ulteriore proroga dei termini perché la Provincia fornisca a tutti la completa informazione di cui sopra;
3. adeguamento della cifra richiesta a quella che sono chiamati a versare i cittadini del territorio pesarese, € 8,00.
Ad oggi, 18.12.2006, aspettiamo fiduciosi che la seconda parte del detto riportato sopra trovi conferma , smentendo il “pregiudizio” che a pagare sono sempre gli ultimi.

Urbino,18.12,’06 Cittadinanzattiva Urbino Federconsumatori

Promozioni ingannevoli

L’Antitrust ribadisce: le promozioni devono essere chiare. E condanna H3g su segnalazione di Federconsumatori e Adusbef
La società telefonica H3G è stata condannata dall’Autorità per la concorrenza perché i due messaggi pubblicitari relativi alle offerte di telefonia mobile “No Tax e B.smart” costituiscono “pubblicità ingannevole”. L’Antitrust si è pronunciata su segnalazione del 13 settembre 2005 della Federconsumatori e dell’Adusbef. H3G dovrà pagare una sanzione pecuniaria maggiorata del 60 per cento in considerazione dell’aggravante che è già stata destinataria di altri provvedimenti di “ingannevolezza”. La Delibera dell’Antitrust (Provv. 15299 Bollettino AGCM del 12/2006) - commenta Angelo Ferraiuolo responsabile del settore telecomunicazioni di Federconsumatori - costituisce un significativo punto di riferimento sia per i consumatori, che hanno ora maggiori certezze circa la comprensibilità e completezza dell’informativa commerciale a cui hanno diritto, che per gli operatori di telefonia che non hanno più margini di scusa” per continuare a “pubblicizzare” offerte di telefonia con messaggi confusi e poco chiari e con omissioni di informazioni rilevanti. L’Antitrust ha stabilito in maniera chiara ed esplicita che “la completezza della comunicazione pubblicitaria deve coniugarsi con la chiarezza delle condizioni di fruizione delle offerte pubblicizzate: pertanto tutte le informazioni che attenuano in modo considerevole la portata delle offerte pubblicizzate devono essere fornite contestualmente al messaggio pubblicitario e non può essere sufficiente a sanare tali carenze informative il rinvio al altre fonti informative del tipo “…per informazioni e condizioni economiche visita il sito www…oppure vai presso i negozi…”.Federconsumatori nel confermare il proprio impegno per il rispetto da parte degli Operatori di telefonia delle regole “in materia di pubblicità” così chiaramente descritte dall’Antitrust, invita i consumatori a diffidare delle offerte di telefonia promosse con “messaggi pubblicitari incompleti e poco chiari che rinviano per limiti e condizioni al sito web ed ai negozi collegati”.
Federconsumatori, Adusbef

Sportelli ENEL

ENERGIA
04/05/2006
"Dove sono gli sportelli Enel per il pagamento gratuito delle bollette?"
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha depositato un ricorso all’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) contro l’ENEL che non indica in fattura l’indirizzo degli sportelli convenzionati per il pagamento gratuito delle bollette, in contrasto con la Delibera AEEG n. 55 del 2000. L’ENEL ha, infatti, l’obbligo di mettere a disposizione dei clienti in tutta Italia almeno una modalità di pagamento gratuita delle bollette (Delibera AEEG n. 200 del 1999). Il Movimento Difesa del Cittadino aveva accertato negli anni scorsi che questa disposizione non veniva applicata, verificando un’indiscriminata chiusura di sportelli e uffici cassa Enel in tutta Italia.Dopo che l’Autorità ha accolto l’esposto di MDC sanzionando l’ente elettrico con una diffida, l’ENEL ha fatto ricorso al Tar Lombardia che l’ha rigettato nel novembre 2005, considerando come unica modalità gratuita quella del pagamento presso gli sportelli delle banche convenzionate che non richiedono commissioni e costi indotti. Il pagamento delle bollette, infatti, con i servizi “CONTOWATT”, addebito sul c/c bancario, e “pagamento on-line” non costituisce modalità gratuita, visti i costi indotti necessari per fruire di tali servizi (nel primo caso spese di apertura e gestione di un conto, nel secondo le spese di una carta di credito, dell’acquisto di attrezzature informatiche e del collegamento da un’utenza telefonica). “In primo luogo, l’Enel ha il preciso dovere di indicare gli sportelli per il pagamento della fattura senza oneri (gli indirizzi sono attualmente assenti in bolletta) – spiega l’Avv. Francesco Luongo, della Direzione Nazionale del Movimento Difesa del Cittadino – In secondo luogo, poiché la tariffa ENEL prevedeva al suo interno i costi degli sportelli aziendali (come chiarito dal Tar Lombardia), chiederemo all’Autorità una riduzione delle tariffe elettriche e un’indagine per capire che fine abbiano fatto i soldi che gli utenti hanno versato per un servizio non fornito per anni”.

Benzina

COMUNICATO STAMPA26-04-06Benzina- Bush prende i provvedimenti che noi chiediamo da tempo. L’Italia deve fare altrettanto!
Da tempo la Federconsumatori denuncia con grande forza che il trend per l’energia sviluppata dai carburanti fossili è in netto peggioramento per tutti i cittadini che devono subire la doppia velocità sui prezzi della benzina. Il costo dei carburanti e dell’energia tutta fa un poderoso balzo in avanti ogni volta che il costo del barile aumenta, ma non diminuisce altrettanto quando questo scende. In America Bush ha stabilito che il controllo di eventuali manipolazioni sul prezzo dei carburanti sia valutato dal Ministero dell’Energia americano: “Possibile che in Italia non sia stata ancora istituita una Commissione d’inchiesta con poteri sanzionatori visto l’aggravarsi della situazione italiana?”Il forte aumento del prezzo del petrolio al barile pari a circa 73 dollari e il costo della benzina ad 1.35 € al litro avranno una ricaduta sulle famiglie italiane di 120 € all’anno per la benzina, 112 € per l’aumento dei costi di trasporto dei beni di largo consumo, 105 € per luce e gas ed, come prevediamo possibile, di 160 € all’anno per il riscaldamento domestico. La somma è di circa 490 euro all’anno per famiglia –una vera e propria stangata!-Affinché tutto questo sia in parte scongiurato- ritiene Rosario Trefiletti Presidente di Federconsumatori, è necessario:
1. Un forte processo di modernizzazione delle rete distributiva dei carburanti ed un contestuale allargamento della vendita degli stessi ai grandi centri commerciali 2. Che i petrolieri, a fronte dei miliardi di euro di profitti, ne reinvestano congrua parte per impianti di “cracking” (una molecola di olio pesante produce due molecole di benzina) e di “alchilazione” (due molecole di gas che unendosi danno una molecola di benzina) per migliorare la percentuale di produzione di benzina dal petrolio.3. Un serio e concreto piano energetico basato sui risparmi, sulle fonti alternative e soprattutto, sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale, accelerando sia l’ampliamento dei gasdotti sia la costruzione di rigasificatori del nostro paese.
4. L’introduzione di un meccanismo di calmieramento della parte fiscale del prezzo dei carburanti finalizzato ad evitare aumenti clamorosi del gettito stesso. Ciò è quello che è accaduto negli ultimi anni con l’aumento dell’Accisa di 4 centesimi al litro e con quello automatico dell’IVA di 4 centesimi al litro di carburante con un incremento della parte fiscale di 3 miliardi di euro all’anno.
La Federconsumatori considera come necessari ed urgentissimi questi provvedimenti per dare risposte immediate non solo ai cittadini, ma anche alle imprese che sopportano prezzi dell’energia superiori al 30% dei loro concorrenti internazionali.

Cinque per Mille

FEDERCONSUMATORIFEDERAZIONE NAZIONALE CONSUMATORI E UTENTI Aderente alla Confederazione Consumatori Utenti
Fai una firma per i tuoi diritti, destina il Cinque per mille alla Federconsumatori
Ti informiamo che con la denuncia dei redditi di questo anno, la Finanziaria 2006 ha previsto la possibilità per i contribuenti di sostenere attività di promozione sociale e di solidarietà, senza nessun costo o aggravio, destinando il Cinque per mille dell’IRPEF anche alla Federconsumatori. La nuova opzione si aggiunge e non sostituisce il consueto Otto per mille, ma permette di indicare come destinatario la Federconsumatori, Associazione senza scopo di lucro, operante dal 1988 a tutela dei diritti dei consumatori ed utenti. INVITIAMO A FIRMARE NELL'APPOSITO RIQUADRO DEI MODELLI:CUD 2006, 730/1 bis redditi 2005, Unico persone fisiche 2006“..... per le associazioni di promozione sociale ....”indicando il codice fiscale della Federconsumatori 97060650583
Una firma per dare più forza ai tuoi diritti di cittadino consumatore, per sostenere le battaglie contro i soprusi e per contribuire all’apertura di nuovi sportelli nel nostro territorio.

Natale: regali

16/12/2005
LISTA REGALI “NO-SHOPPING INTELLIGENTE”
Intesaconsumatori ha elaborato alcuni consigli utili per effettuare gli acquisti di Natale. In particolare la guida si riferisce ai regali da fare ad amici e parenti, se proprio non si vuole rinunciare ad un pensiero verso una persona cara. Si tratta di alcuni semplici esempi da considerare input per effettuare regali intelligenti e a basso prezzo. Ognuno può poi personalizzare questi consigli adattandoli ai propri gusti e alle caratteristiche del destinatario del regalo.
· Una lettera: la bellezza della semplicità ma anche l’enorme ricchezza di sentimenti che possiamo esprimere su un semplice foglio;
· Un’adozione a distanza per donare una parte di ciò che possediamo a chi ne ha più bisogno;
· Un libro anche usato che aiuti a riflettere e sognare;
· Un biglietto della lotteria, in segno di buona fortuna, al posto dei soldi;
· Una Stella di Natale: al posto di un profumo artificiale e costoso è molto meglio quello naturale di un fiore o di una pianta;
· Una sciarpa o un paio di guanti fatti a mano, utili e che restano sempre un bel ricordo, al posto del solito maglione firmato;
· Un biglietto per uno spettacolo a teatro, per riscoprire il gusto della cultura;
· Una ricarica o un servizio per il telefonino che si usa abitualmente;
· Un cane preso in un canile per chi si sente solo, al fine di farsi compagnia a vicenda;
· Un addobbo natalizio da mettere sull’albero o in casa, ad esempio un angioletto; ogni anno, sotto Natale, il tuo amico o parente lo tirerà fuori e si ricorderà di te;
· Un bel cesto fatto da noi, contenente cose buone e essenziali, non costose e originali;
· Un abbonamento mensile per i mezzi pubblici, per chi li prende abitualmente;
· Un paio di pantofole per i nostri nonni o i nostri genitori, calde e utili;
· Chi ama cimentarsi nei lavori fatti all’uncinetto o a maglia o ancora nel bricolage, ricordi che è sempre bello ricevere qualcosa fatto da qualcun’altro con le proprie mani solo per noi;
· Per chi ama leggere, un segnalibro originale: fa sempre comodo ed è ben gradito;
· A chi lavora col pc possiamo regalare toner, cartucce per stampanti o risme di carta: sarebbe comunque costretto ad acquistarli durante l’anno;
· Per chi ama tenersi sempre informato e legge ogni giorno il giornale, un abbonamento annuale ad un quotidiano, è un regalo intelligente e utile;
· A chi ama cucinare regaliamo una ricetta speciale o segreta;
· Per chi studia un testo scolastico, che comunque dovrebbe comprare;
· Per chi mangia spesso fuori casa, un termos o una borsetta termica per mantenere caldi i pasti portati da casa ed evitare così di acquistarli fuori;
· Per chi è appassionato di musica e suona qualche strumento, dei testi musicali con relative note, fanno sempre piacere;
· Per i nipotini o i figli, anziché i soliti giocattoli (ne hanno già tanti), compriamo un indumento, una tutina, un pigiama, sicuramente più utili;
· Per gli amanti della natura e i pollici verdi, dei semi di fiori o piante da coltivare e curare;
· Per chi usa molto la macchina o la moto, considerato l’attuale prezzo dei carburanti, un carnet di buoni benzina come proposta per un bel viaggio, di questi tempi è un regalo certamente ben accetto;
· Un calendario con le foto dei bei momenti passati insieme ad una persona cara. Oltre ad essere utile farà sorridere il tuo amico ogni volta che lo guarderà;
· Per la mamma una seduta omaggio dal parrucchiere. Cambiare look la farà sentire più giovane e bella;
· Una poesia se ci piace scrivere o una canzone se sappiamo comporre;
· Una tovaglia ricamata da noi, da utilizzare per il cenone di Natale: regalo utile da rispolverare ogni volta che vi ritroverete insieme a cena;
· Per chi possiede una buona vena creativa e capacità manuali, un dono autoprodotto, ad esempio con le tecniche del decoupage o della pittura, può rivelarsi un pensiero azzeccato.
ADOC-ADUSBEF-CODACONS-FEDERCONSUMATORI

Truffa via Internet

Truffa via Internet. Truffe Online operate dalla Ditta ADB CENTER WORKS di Di Brigida Antonio, sedi: 1. via Vico Necchi, 22/C 22060 FIGINO SERENZA (CO) 2. via Salaria Vecchia, 150 65100 PESCARA. Una nostra Associata ha acquistato un cellulare con Carta di Credito Postale prepagata il 5.10.'05, ma non ha ricevuto la merce e la Ditta è scomparsa da entrambe le Sedi. Su Internet risulta che il numero di truffati si aggira attorno a 4.000. Federconsumatori Urbino.

Eliminare le tariffe minime

CONCORRENZA
19/11/2005
Eliminare le tariffe minime obbligatorie nel settore delle professioni
ROMA - Eliminare al più presto le tariffe minime obbligatorie nel settore delle professioni. Questa la posizione di Intesaconsumatori a seguito delle dichiarazioni dell’Autorità Antitrust.“Le tariffe minime obbligatorie rappresentano una limitazione alla concorrenza e un danno per i consumatori - affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – per questo devono essere abolite in tempi stretti. Altre misure da adottare con urgenza per incrementare la concorrenza nelle professioni sono l’apertura alla pubblicità, come avviene nel resto del mondo, e l’ampliamento dei canali della vendita di farmaci, specie nei supermercati”.“Sono 3 semplici provvedimenti che, se attuati – conclude Intesaconsumatori – porterebbero ad una diminuzione delle tariffe e ad un risparmio per gli utenti di parecchi miliardi di euro annui”.

Bollette Telecom

Comunicato Stampa21.11.2005
Bollette Telecom: grazie a Federconsumatori nessun addebito del 2% della bolletta a chi paga entro la scadenza storica del giorno 15 del mese
Telecom Italia, a seguito della diffida di Federconsumatori, ha comunicato che per i prossimi due cicli di fatturazione continuerà calcolare la decorrenza dell’indennità di ritardato pagamento a partire dalla consueta scadenza standard del giorno 15 del relativo mese.
E’ stato così evitato agli ignari consumatori, che senza essersi accorti della decisione unilaterale di Telecom di anticiparne la data di scadenza pagano le bollette in maniera abitudinaria entro il giorno 15 del mese, il danno e la beffa di dover pagare una salatissima indennità di mora del 2%!
Federconsumatori prende atto con soddisfazione di tale decisione che va ad eliminare almeno nel breve un abuso, e sottolinea che sorveglierà con la massima attenzione affinché Telecom – che quando vuole essere sicura di “attirare l’attenzione “ dei suoi clienti-consumatori non si limita affatto all’informativa acclusa alla bolletta !! – metta in campo appropriate iniziative di comunicazione sulla anticipazione della data di scadenza e sul rinvio per almeno due cicli di fatturazione del nuovo regime.
Federconsumatori, ricordando che le bollette devono essere recapitate entro il 15° giorno precedente la data di scadenza, invita i consumatori a segnalare alle sue sedi territoriali qualsiasi inadempienza di Telecom Italia circa addebiti non dovuti ed il rispetto dei termini di recapito.
Federconsumatori

Telecom: aumenti nascosti

COMUNICATO STAMPA04/11/2005
Attenzione agli aumenti nascosti delle bollette Telecom
Federconsumatori rileva che Telecom Italia in maniera disinvolta e senza alcuna informativa, preventiva e di significativo impatto per la clientela, ha anticipato di circa 4 giorni la data di scadenza del pagamento delle bollette telefoniche che storicamente è fissata per la clientela al giorno 15 del mese di competenza.
Tale disinvolta e discutibile iniziativa procura la “messa in mora” della quasi totalità dei clienti con conseguente addebito di una indennità di mora nel migliore dei casi del 2% dell’importo bolletta a carico dei consumatori inconsapevolmente morosi: non sfugge a nessuno, ma Telecom ne ha evidenza fattuale, che i pagamenti vengono concentrati nel giorno di scadenza ed in quelli immediatemente prima!
Tale operato risulta vessatorio, lesivo degli interessi dei consumatori ed in palese violazione delle vigenti condizioni contrattuali e pertanto Federconsumatori diffida Telecom Italia a non proseguire in tale iniziativa.
FEDERCONSUMATORI URBINO