lunedì 5 novembre 2012

Bollette e consumi presunti

Comunicato Stampa


3/10/2012

Bollette: basta con il meccanismo dei consumi presunti. Se le aziende vogliono risparmiare, che non lo facciano sulla pelle dei cittadini.







L’Antitrust, dopo le nostre continue denunce, finalmente si è espressa contro il meccanismo insopportabile ed inammissibile che prevede il pagamento delle bollette in base a consumi presunti e non a quelli realmente effettuati.

Non se ne può più di errori e conguagli spropositati ai quali i cittadini devono far fronte continuamente solo perché le aziende non si fanno carico di un puntuale e regolare servizio di lettura dei consumi.

Una situazione insostenibile, soprattutto in un momento difficile come quello attuale, in cui il potere di acquisto delle famiglie è ai minimi storici (-11,8% dal 2008 ad oggi) e, per di più, i cittadini devono far fronte ad un aumento spropositato delle bollette dell’energia elettrica e del gas, pari ad oltre 200 Euro annui.

“Se le aziende intendono risparmiare, che lo facciano, ma non sulla pelle dei cittadini!” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

L’intollerabile meccanismo dei consumi presunti comporta importanti “anticipi” da parte dei cittadini, recuperati con immensi ritardi nei conguagli.

Tutto ciò provoca una perdita di risorse, dovuta al costo del denaro, pari a 15-20 Euro annui, e non si capisce perché debbano essere a carico delle famiglie.

Per questo è fondamentale intervenire per eliminare questo metodo di fatturazione. Tra l’altro oggi, grazie alle nuove tecnologie, potrebbero essere messi in campo strumenti avanzati per il monitoraggio dei consumi reali operato direttamente dall’azienda o, tramite apposite applicazioni, dagli utenti stessi (come già sta avvenendo per alcune aziende).





Vaccino Antinfluenzale

Comunicato Stampa


31/10/2012

Sanità: Decreto Balduzzi, mancata l'occasione di passare dalle promesse ai fatti. Cresce l'allarme per la salute dei cittadini.



Nonostante le rassicurazioni e le promesse del Ministro della Sanità, permangono le nostre preoccupazioni in merito al decreto Balduzzi. Ribadiamo che dal testo, approvato definitivamente in queste ore, sono stati eliminati i possibili spunti innovativi e sono stati invece confermati i tagli che contestiamo da tempo.



Federconsumatori conferma che la situazione è allarmante: come emerge dalle segnalazioni che riceviamo ogni giorno, le rinunce alle prestazioni sanitarie e ai controlli, anche quando prescritti o comunque necessari, sono sempre più frequenti. I cittadini si trovano in grave difficoltà soprattutto con il pagamento di ticket e prestazioni e con liste di attesa sempre più lunghe. E’ evidente, quindi, che a fronte di una crisi che sta determinando gravi disuguaglianze, il decreto Balduzzi non tutela le famiglie e introduce invece ulteriori elementi discriminatori.



Chiediamo quindi al Ministro di non tradire le buone intenzioni manifestate in queste settimane, in particolare in merito alla realizzazione dei servizi di cura sul territorio, essenziali per garantire il diritto alla salute dei cittadini.







Mutui - Comunicato stampa

Comunicato Stampa


3/11/2012

MUTUI: IN ATTO GRAVE CREDIT CRUNCH VERSO FAMIGLIE



"Non te li danno e se te li danno

hanno costi elevatissimi". Rosario Trefiletti, presidente di

Federconsumatori, commenta cosi' l'inchiesta dell'Adnkronos che

evidenzia come solo 3 banche su 10 siano disponibili a concedere un

mutuo. "Non danno mutui a nessuno, i risultati dell'indagine sono

assolutamente in linea con le migliaia di segnalazioni che riceviamo

da parte dei cittadini", spiega, evidenziando che "c'e' un credit

crunch grave nei confronti delle famiglie".



Non solo. Quando un mutuo viene concesso "si paga uno spread

elevatissimo alla banca, considerato che il costo del denaro e'

praticamente a zero, ed inoltre si paga complessivamente un costo che e' dello

0,8-0,9% piu' alto della media europea", aggiunge Trefiletti.







venerdì 2 novembre 2012

Comunicato stampa su Recupero IVA sulla TIA

Sede di Pesaro Via Gagarin 179


tel. 0721 420249, fax 0721 402150



Con riferimento a generiche iniziative di Associazioni non presenti sul nostro territorio apparse sulla stampa relativamente al recupero dell’ IVA sulla Tia, ci preme sottolineare le azioni specifiche locali intraprese da Federconsumatori di Pesaro e Urbino. Subito dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla non applicabilità dell’ IVA avevamo inviato una diffida formale a Marche Multiservizi e Aset che avevano risposto negativamente sia per il pregresso che per il futuro. L’Amministratore delegato di MM Tiviroli ci aveva cortesemente proposto un franco incontro in cui le posizioni erano però rimaste opposte. Nel frattempo abbiamo raccolto centinaia di domande provenienti da tutta la provincia e nei giorni scorsi, tramite il nostro consulente legale, avv. Gabriele Belfatto, è stata avviata una prima azione legale di fronte al Giudice di Pace di Pesaro nei confronti di Marche Multiservizi. Ricordiamo che già alcune azioni legali avviate dalla Federconsumatori hanno avuto successo come ad Alessandria o a Genova dove circa 300 utenti hanno riscosso in restituzione l’ IVA indebitamente versata. Con tale azioni concrete sarà possibile avviare altre iniziative legali. L’azione di fronte alla Giustizia ordinaria, eventualmente anche congiunta per minimizzare i costi, appare infatti ad oggi, l’unico strumento per il recupero dell’IVA sulla Tia, sebbene in attuazione di una sentenza della Corte Costituzionale.



Il Presidente Provinciale

(Sergio Schiaroli)