domenica 28 gennaio 2007

Acqua pubblica, ci metto la firma

DIRITTI
09/01/2007
''Acqua pubblica, ci metto la firma''. Al via la petizione contro la privatizzazione dei servizi idrici
Una firma per l'acqua di tutti. Dal 13 gennaio inizierà in tutta Italia la raccolta delle adesioni alla campagna "Acqua pubblica, ci metto la firma!”, promossa da 55 tra associazioni e organizzazioni nazionali e da oltre duecento comitati locali raccolti nel Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Ci sono sei mesi di tempo per collezionare le 50mila firme necessarie per proporre una legge d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Secondo il Forum “arrestare i processi di privatizzazione dell’acquasta assumendo , nel XXI secolo, un importanza vitale per l’umanità intera”. Ai meccanismi del modello neo liberista si fa infatti risalire la scarsezza cronica di acqua potabile che affligge, attualmente, un miliardo e trecento milioni di persone e che,.nel giro di pochi anni, dovrebbe raggiungere i tre miliardi. Ma la battaglia non è solo globale ma anche locale. Anche in Italia l’importanza della questione acqua ha raggiunto nel tempo una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territoriale. Già nel 2003, (dichiarato dall’ONU Anno mondiale dell’acqua), si svolse, a Firenze, il Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua che bocciò le politiche fondate sulla trasformazione dell’acqua in merce, anche mediante l’introduzione del cosiddetto ‘partenariato pubblico-privato’ e chiedendo con forza la proprietà e la gestione pubblica come garanzia di libero accesso per tutti.Da allora sono state moltissime le vertenze che si sono aperte nei territori contro la privatizzazione dell’acqua e per un nuovo governo pubblico e partecipato della stessa : dall’ Abruzzo alla Sicilia, dalla Campania alla Lombardia, dal Lazio alla Toscana, dove nel 2005 sono state raccolte più di 43000 firme in calce ad una legge regionale di iniziativa popolare.Proprio la necessità di mettere in rete e collegare fra loro queste diverse esperienze ha portato alla nascita del Forum italiano dei movimenti per l’acqua che ora denuncia “il totale fallimento degli obiettivi promessi con la privatizzazione (maggiore qualità, maggiore economicità, maggiori investimenti) e chiede “un radicale cambiamento normativo” : una proposta di legge d’iniziativa popolare con gli obiettivi di tutela della risorsa e della sua qualità, di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, di gestione dello stesso attraverso strumenti di democrazia partecipativa.Per info: www.acquabenecomune.org

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