COMUNICATO STAMPA26-04-06Benzina- Bush prende i provvedimenti che noi chiediamo da tempo. L’Italia deve fare altrettanto!
Da tempo la Federconsumatori denuncia con grande forza che il trend per l’energia sviluppata dai carburanti fossili è in netto peggioramento per tutti i cittadini che devono subire la doppia velocità sui prezzi della benzina. Il costo dei carburanti e dell’energia tutta fa un poderoso balzo in avanti ogni volta che il costo del barile aumenta, ma non diminuisce altrettanto quando questo scende. In America Bush ha stabilito che il controllo di eventuali manipolazioni sul prezzo dei carburanti sia valutato dal Ministero dell’Energia americano: “Possibile che in Italia non sia stata ancora istituita una Commissione d’inchiesta con poteri sanzionatori visto l’aggravarsi della situazione italiana?”Il forte aumento del prezzo del petrolio al barile pari a circa 73 dollari e il costo della benzina ad 1.35 € al litro avranno una ricaduta sulle famiglie italiane di 120 € all’anno per la benzina, 112 € per l’aumento dei costi di trasporto dei beni di largo consumo, 105 € per luce e gas ed, come prevediamo possibile, di 160 € all’anno per il riscaldamento domestico. La somma è di circa 490 euro all’anno per famiglia –una vera e propria stangata!-Affinché tutto questo sia in parte scongiurato- ritiene Rosario Trefiletti Presidente di Federconsumatori, è necessario:
1. Un forte processo di modernizzazione delle rete distributiva dei carburanti ed un contestuale allargamento della vendita degli stessi ai grandi centri commerciali 2. Che i petrolieri, a fronte dei miliardi di euro di profitti, ne reinvestano congrua parte per impianti di “cracking” (una molecola di olio pesante produce due molecole di benzina) e di “alchilazione” (due molecole di gas che unendosi danno una molecola di benzina) per migliorare la percentuale di produzione di benzina dal petrolio.3. Un serio e concreto piano energetico basato sui risparmi, sulle fonti alternative e soprattutto, sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale, accelerando sia l’ampliamento dei gasdotti sia la costruzione di rigasificatori del nostro paese.
4. L’introduzione di un meccanismo di calmieramento della parte fiscale del prezzo dei carburanti finalizzato ad evitare aumenti clamorosi del gettito stesso. Ciò è quello che è accaduto negli ultimi anni con l’aumento dell’Accisa di 4 centesimi al litro e con quello automatico dell’IVA di 4 centesimi al litro di carburante con un incremento della parte fiscale di 3 miliardi di euro all’anno.
La Federconsumatori considera come necessari ed urgentissimi questi provvedimenti per dare risposte immediate non solo ai cittadini, ma anche alle imprese che sopportano prezzi dell’energia superiori al 30% dei loro concorrenti internazionali.
domenica 7 gennaio 2007
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