VII INDAGINE NAZIONALE SULLE BOLLETTE ELETTRICHE E DEL GAS
OSSERVATORIO NAZIONALE TARIFFE E SERVIZI
Il 2006 spesa annua record per le bollette elettriche e del gas delle famiglie italiane. Ancora più care si prevede saranno per il 2007. Accelerare gli interventi sulle infrastrutture, promuovere più concorrenza e risparmio energetico. Le proposte di Federconsumatori.
Un aumento di 51 euro rispetto al 2005 per una famiglia tipo, con potenza impegnata di 3 kw che consuma 2700 kw di energia elettrica in un anno, comprensivo dell'ultimo aumento del 01.10.2006 di + 1,69 euro per il trimestre ottobre- dicembre 2006.
Una bolletta annua record “la più alta da 10 anni” a questa parte per un importo di oltre 400 euro, che rispetto al 1995 comporta una maggiore spesa annua di oltre 103 euro. Nel solo ultimo anno la spesa è aumentata della metà di quanto è aumentata negli ultimi 10 anni.
È questo quanto emerge dall'Osservatorio nazionale tariffe e servizi della Federconsumatori di Modena che ha monitorato l'evoluzione della spesa annua complessiva(imposte comprese) e per kw, dal 1995 al 2006 per tre tipologie di consumo pari a 1200 kw, 2700 kw e 3500 kw, cioè le tre tipologie di consumo che riflettono diverse condizioni di utilizzo di energia in cui si possono riconoscere molte famiglie italiane. È evidente che l'incremento del prezzo del petrolio dal 28/30 dollari al barile del gennaio 2004 agli attuali livelli di soglie dei 70 dollari al barile, pur con l'euro che si è apprezzato sul dollaro, ha fatto la sua durissima parte sulle tasche delle famiglie italiane e delle imprese. “Analogo record” di spesa è per il metano nel 2006 per una famiglia tipo che consuma 1400 m cubi di metano rispetto al 2005 con un aumento su base annua di + 105 euro.
Inoltre con l'ulteriore aumento che è scattato dal 01/10/2006 con l'adeguamento trimestrale delle tariffe previsto dall'autorità dell'energia ed il gas, essendo il metano indicizzato all'andamento del costo del petrolio a livello internazionale, questo ha comportato un ulteriore aumento del 0,3% che su base annua comporterà un ulteriore record di spesa annua pari a 1032,52 euro comprensive di imposte. Se confrontiamo la spesa annua di ottobre 2006 rispetto alla spesa media annua registrata dall'osservatorio nel 1996 l'aumento è di 295 euro. Anche qui nel solo ultimo anno l'aumento è stato di 106 euro ovvero oltre un terzo di quanto non era avvenuto negli ultimi 10 anni. Aumenti che sommati per una famiglia che consuma 2700 kw di energia e 1400 mc di gas comporta una maggiore spesa complessiva rispetto al 2005 pari ad oltre 157 euro. Un escalation tariffaria attenuati dai provvedimenti dell'autorità per l'energia di questi anni che senza il suo intervento sarebbero stati ancora più pesanti.
Al Governo, all'Unione Europea, le nostre richieste e proposte.
Energia elettrica:
• Al Governo una politica energetica che faccia perno su una politica europea dell'energia che per volume di produzione e consumi può avere un ruolo nel mercato mondiale del gas e del petrolio e nei rapporti fra paesi consumatori e fornitori.
• Una politica e un piano energetico che dia certezze per l'emergenza del prossimo inverno e per il futuro del paese e che prevede uno sviluppo del metano a discapito del petrolio, delle fonti alternative e degli investimenti sul risparmio energetico.
• Sbloccare il processo di concorrenza dai “monopoli” per un mercato regolato a vantaggio dei consumatori e competitivo.
• Completare la riforma della bolletta elettrica al fine di contenere le tariffe, a fronte anche dell'aumento di produttività ed efficienza nella rete elettrica per contenere gli effetti dirompenti del caro petrolio che si scaricheranno sulla bolletta nell'anno in corso e in quello a venire.
• Adeguare gli strumenti a tutela del consumatore nell'imminente avvio dal 01/07/2007 del mercato elettrico per le utenze domestiche. In particolare sulla trasparenza delle bollette elettriche e con l'applicazione del nuovo codice di condotta commerciale.
• Assieme ad un piano poliennale di risparmio energetico va valorizzata e promossa la diffusione delle tariffe multiorarie dove si può scegliere fra più soluzioni in base alla politica installata e alle abitudini d'uso così da consumare quando l'energia costa meno.
• Introdurre la tariffa sociale per le fasce sociali deboli e gli utilizzatori di apparecchiature medicali salva-vita ad alto consumo per la bolletta elettrica previo confronto con le Associazioni dei consumatori e le parti sociali per recuperare un'anomala situazione (vedi tab. n° 2 dove a prescindere dal reddito oggi chi consuma poca energia le viene a costare molto meno al kw rispetto al nucleo familiare che ne consuma di più.
Tariffa sociale che preveda un'incentivazione per le fasce sociali deboli legata all'entità del reddito familiare e della numerosità dei componenti.
Incentivazione che consenta comunque per questi consumatori la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore.
Gas:
• Intervenire sulle cause “infrastrutturali e commerciali” in Italia e in Europa per creare un mercato competitivo a livello dei paesi produttori di metano, stante l'ampia disponibilità di gas come materia prima superiore a quella del petrolio.
• Per fare questo bisogna superare i forti ritardi infrastrutturali con la costruzione di almeno 5 rigassificatori in tempi certi e prospettive lungimiranti nonché aumentare lo stoccaggio per far fronte alla modulazione stagionale ovvero compensare la domanda a seconda del fabbisogno fra estate ed inverno nell'ambito di una cabina di regia del Governo.
• Rilanciare il processo di concorrenza nel settore dominato dal monopolio dell'ENI nell'importazione della materia prima e dalle deboli iniziative competitive commerciali per i piccoli consumatori nella distribuzione e vendita locale. Molti di questi operatori presenti sul territorio sono orientati principalmente al consolidamento delle proprie posizioni locali e che nella maggior parte dei casi appartengono allo stesso gruppo del gestore della rete di distribuzione. La stessa promozione delle offerte tariffarie non sempre rispetta il codice di condotta commerciale incentrato sulla trasparenza e tutela del consumatore.
• Ridurre l'eccessiva imposizione fiscale che incide su ogni metro cubo di metano consumato per il 42%. Attraverso la riduzione delle accise, dell'IVA dal 20% al 10% per le utenze domestiche e sterilizzazione degli aumenti dell'IVA con il crescere del costo della materia prima.
• Ai comuni chiediamo che si attivino nel dare applicazioni alle agevolazioni sociali (in attesa che vengano eventualmente riviste nell'ambito di un riordino con l'introduzione della tariffa sociale per l'energia elettrica) previste dalla delibera dell'autorità per l'energia ed il gas a favore delle fasce sociale deboli, definendone il regolamento attraverso il confronto con le Associazioni dei consumatori.
domenica 28 gennaio 2007
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