giovedì 25 ottobre 2007

Comunicato Stampa
23/10/2007
RINCARI DELLA PASTA: PLAUSO ALL’APERTURA DELL’INDAGINE ANTITRUST DA ADOC, ADUSBEF, CODACONS, FEDERCONSUMATORI, CHE AVEVANO DENUNCIATO ODIOSA SPECULAZIONE, CULMINATA NEL RIUSCITO SCIOPERO DEL 13 SETTEMBRE.

Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, che per denunciare l’odiosa speculazione da filiera di alcuni prodotti di prima necessità ed indispensabili per le già taglieggiate famiglie italiane,come latte, pane e pasta, avevano indetto un riuscitissimo sciopero della pasta lo scorso 13 settembre, plaudono alle decisioni dell’Antitrust, che ha aperto un’istruttoria per possibili violazioni della concorrenza per gli aumenti dei prezzi della pasta.
Anche il grande successo dello sciopero della spesa e della pasta organizzato in molte piazze italiane dalle associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, culminato con la visita all’Antitrust, deve aver contribuito a sensibilizzare Governo e forze politiche, per convocare subito dopo un tavolo da parte dei Ministri Bersani e De Castro.
L'adesione maggiore allo sciopero della pasta, che aveva visto le televisioni ed i giornali di tutto il mondo a raccontare l’evento, era stata registrata a Catania (71%), Bologna (69%), Firenze e Roma (68%), seguite da Perugia (65%), Torino (64%), Milano (63%), Palermo e Bari (62%) e Napoli (60%). La "massiccia adesione" dei cittadini alla protesta, "dimostra come l'aumento dei prezzi di questi ultimi giorni sia un fenomeno fortemente sentito dalle famiglie, che non vogliono più subire passivamente le speculazioni".
Infatti i produttori di pasta continuano a dare numeri sbagliati sull'aumento del costo del grano, per giustificare una speculazione in atto sui prezzi. .
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno già dimostrato come l'annunciato aumento del 20% del prezzo della pasta sia privo di qualunque fondamento, ma ora ne danno una ulteriore dimostrazione, fornendo ulteriori precisazioni.
E' vero che nel 2007 il grano duro è aumentato, peccato che nel 2005 abbia raggiunto il suo minimo storico, come dimostra la tabella sotto riportata, ma i produttori di pasta se ne sono guardati bene dal diminuirne il prezzo, incassando in tal modo lauti profitti. Insomma hanno fatto come i petrolieri, anzi peggio, perché mentre i petrolieri hanno solo una doppia velocità, ossia abbassano il prezzo della benzina solo dopo parecchi giorni dalla diminuzione del prezzo del barile, i produttori di pasta non hanno mai abbassato i prezzi, anzi dal 2001 ad oggi li hanno aumentati del 36%, pur essendo il prezzo del grano calato ininterrottamente dal 2001 (183 euro a tonnellata) al 2005 (140 euro). Abbiamo elaborato i dati Ismea che si riferiscono al prezzo medio del frumento duro fino, ossia la
qualità migliore e più cara che ci sia in Italia. Ebbene dal 1993 ad oggi il prezzo più basso si registra nel 2005, ed in particolare il picco più basso è di 130,02 euro a tonnellata raggiunto nel maggio del 2005, eppure il prezzo finale della pasta tra il 2004 ed il 2006 è rimasto invariato, come mai?

Telefonia Numeri non geografici

Comunicato Stampa
23/10/2007
NUMERI NON GEOGRAFICI CON TARIFFAZIONE A SOVRAPPREZZO (899…): FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF INVITANO I CITTADINI A NON CADERE NELLE TRUFFE, INVITANO INOLTRE AGCOM, IL GARANTE DELLA PRIVACY ED IL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI A INTERVENIRE CONTRO I TRUFFATORI.

Ci arrivano centinaia di proteste da parte di cittadini che ricevono sms truffaldini da parte di numeri sconosciuti. I messaggi invitano a chiamare con urgenza per i più svariati motivi numeri con tariffa a sovrapprezzo o numeri non geografici , quelli che cominciano con 899…
Federconsumatori e Adusbef considerano gravissima questa truffa di massa che si sta sviluppando a danno dei consumatori.
E’ necessario un intervento urgente del Garante della Privacy e dell’AGCOM a tutela dei cittadini, per sostenere una battaglia contro i truffatori ed inoltre invitano il Ministero delle Comunicazioni ad una maggiore vigilanza nella concessione delle licenze per tali numerazioni.
Federconsumatori e Adusbef consigliano naturalmente a tutti i cittadini di rifiutare ogni invito a richiamare numeri sconosciuti e a segnalare tempestivamente alla polizia postale, alle autorità sopra nominate e alle sedi delle nostre associazioni questi gravissimi episodi.

Controlli caldaie metano: Aggiornamento situazione

COMUNICATO STAMPA

Numerose lettere di Itagas, con cui viene fissata una data per la verifica, continuano a giungere nell’entroterra a utenti che non hanno inviato la certificazione relativa al controllo delle caldaie entro il 31 dicembre per il biennio 2005-2006.
La Provincia dichiara che dall’ 8 ottobre scorso debbono essere cessati tutti i controlli mentre la Itagas sostiene al contrario che può continuare. La situazione è di grande incertezza in quanto fra le due parti vi è un contenzioso legale in atto sul contratto in essere e quindi anche su tale aspetto. Naturalmente siamo dalla parte dell’Istituzione tuttavia in pendenza di controversia non possiamo essere certi sul risultato finale per cui il rischio rimane a carico di coloro che dovessero opporsi al controllo. Il 6 novembre la Provincia dovrebbe invece deliberare circa il periodo in corso la cui prossima scadenza per l’invio della certificazione di controllo dovrebbe essere fissata al 31dicembre 2009. Come Associazioni dei Consumatori abbiamo chiesto che immediatamente dopo la delibera venga data la massima pubblicità agli utenti, in maniera molto chiara, circa i loro obblighi al fine di evitare l’attuale confusione. Anche la Regione si è impegnata a emanare nuove norme per cui si auspica che venga ridotto l’attuale importo di 15 euro a carico dei cittadini. Qualora dovessero continuare atti vessatori nei confronti degli utenti le scriventi Associazioni dei Consumatori si riservano di presentare un esposto alla Procura della Repubblica.


FEDERCONSUMATORI ADICONSUM ADUSBEF
(Sergio Schiaroli) (Claudio Blasi) (Floro Bisello)

mercoledì 10 ottobre 2007

VAGLIA POSTALI: IMPORTANTE VITTORIA DELLA FEDERCONSUMATORI A FAVORE DEI CITTADINI CHE UTILIZZANO I VAGLIA POSTALI.

POSTE: IMPORTANTE VITTORIA DELLA FEDERCONSUMATORI A FAVORE DEI CITTADINI CHE UTILIZZANO I VAGLIA POSTALI.

Importante vittoria della Federconsumatori :
Poste italiane sospenderà, da domani 11/10/2007, la richiesta, per noi illegittima, di euro 2,50 nei confronti dei beneficiari di vaglia postali.
A partire dal 1 luglio 2007, infatti, i cittadini che si erano recati alle poste per riscuotere in contanti un vaglia postale si erano visti consegnare una cifra decurtata di euro 2,50 rispetto a quella inviatagli.
Federconsumatori aveva immediatamente diffidato Poste Italiane dal procedere in questo comportamento, iniquo, perché colpiva la clientela più debole, ed illegittimo, poiché si traduceva in un palese abuso di posizione dominante.
Federconsumatori, inoltre, decorso il tempo stabilito dalla legge, dalla presentazione della diffida, avrebbe richiesto l’intervento del tribunale per inibire il comportamento di Poste italiane lesivo dei diritti e degli interesse dei cittadini.
Oggi abbiamo appreso con soddisfazione dal rappresentante delle Poste presso le associazioni dei consumatori, la decisione di far cessare il pagamento dei 2,50 euro ai beneficiari dei vaglia.
Naturalmente abbiamo apprezzato questa scelta, e abbiamo bloccato le nostre iniziative legali .

lunedì 8 ottobre 2007

Condanna di 3 per inganni telefonici

INGANNI TELEFONICI: CONDANNATI 3 E LUCIANA LITTIZZETTO, GRAZIE ALLE DENUNCIA DI ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHE AVEVANO GIUDICATO CENSURABILE LA PUBBLICITA’ MENZOGNERA DI H3G CHE PROMETTEVA DI CONVERSARE A 5 CENTESIMI AL MINUTO, MENTRE IN REALTA’ CI VOLEVANO ALMENO 3 VOLTE TANTO, OSSIA PIU’ DI 15 CENTESIMI AL MINUTO. IL GIURI’, OLTRE AD AVER SOSPESO LO SPOT E MANDATO IN CASTIGO LA BRAVA ATTRICE, MENO CREDIBILE OGGI, HA ORDINATO LA PUBBLICAZIONE DELLA DECISIONE.

STOP alle telefonate indesiderate

08/08/2007
TELECOMUNICAZIONI: STOP ALLE TELEFONATE INDESIDERATE DA PARTE DEI CALL CENTER. LO DICONO IL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA E L’AUTORITA’ GARANTE DELLA PRIVACY.

La caccia ai clienti attraverso le chiamate dei call center è stata dichiarata violazione della privacy.
Una ordinanza del Tribunale Civile di Roma del 27 luglio stabilisce che Wind e Tele2 hanno violato la privacy di migliaia di italiani.
Chi non ha dato il consenso a ricevere telefonate pubblicitarie non può essere perseguitato da decine di telefonate alla ricerca di nuovi clienti.
Nella stessa ordinanza si vieta a Telecom, autrice della denuncia, di spedire moduli prestampati di clienti che non desiderano ricevere pubblicità per telefono.
Federconsumatori invita l’Authority delle Comunicazioni a fare immediatamente una indagine e sanzionare tutti i comportamenti scorretti, i consumatori italiani sono stanchi di ricevere centinaia di telefonate non desiderate.
Federconsumatori approva inoltre l’intervento in materia da parte dell’Autorità Garante della Privacy, la quale ha stabilito importanti misure in tutela degli utenti, imponendo lo stop alle telefonate indesiderate dei call center entro il 10 settembre

lunedì 1 ottobre 2007

Scuola: libri di testo in comodato d'uso

Testi in comodato d’uso contro l’aumento dei prezzi
ANCONA - Libri scolastici dati a noleggio per combattere l’aumento dei prezzi. Un vero e proprio comodato d’uso a favore degli studenti per non far pesare il caro-libri sulle famiglie insegnando ai ragazzi anche il rispetto dei testi scolastici. E’ l’originale idea lanciata da alcuni anni dall’organizzazione Nilsa, Noleggiatori in Italia di libri scolastici associati, che ha sede a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, e un proprio sito internet: www.osservatorionoleggiolibri.com.L’iniziativa, già diffusasi in modo capillare nelle scuole e negli istituti del nord-Italia e di Roma, sta trovando risposte positive anche nella nostra regione e nella città di Ancona. Tutto è nato lo scorso anno grazie a un contratto collettivo nazionale per la tutela del lavoro intellettuale per il noleggio dei testi scolastici, sottoscritto da Uil-Unsa (Unione Nazionale Scrittori e Artisti) e la Nilsa. Nel testo dell’accordo è previsto che all’autore sia riconosciuto un diritto pari al 3% del prezzo di copertina, una somma che i noleggiatori devono versare all’autore stesso. L’accordo ha poi acquisito maggiore importanza grazie al fatto che il noleggio dei libri scolastici sia approdato nella Finanziaria del 2006. In particolare, l’articolo 68 comma 6 della Legge varata dal Governo Prodi, ha stabilito che “le istituzioni scolastiche le reti di scuole e le associazioni dei genitori sono autorizzate al noleggio di libri scolastici agli studenti e ai loro genitori”.Di fatto, quello del caro-libri è un problema che ogni anno, di questi tempi, si ripropone con la consueta criticità. Offendendo il risparmio delle famiglie e umiliando il diritto d'autore. I dati di un’indagine svolta dalle principali associazioni di tutela dei consumatori sono sotto gli occhi di tutti. La congiuntura economica evidenzia costantemente i malesseri presenti nella scuola. Il costo dei testi è arrivato a 300 euro per le medie e fino a 600 euro per i licei. I prezzi dei testi scolastici sono tra i più cari d'Europa. Il sistema delle adozioni di testi, che cambiano (spesso con modifiche irrilevanti) ogni anno, non fa parte di un sistema educativo programmato e di prospettiva.Proprio per questo le uniche alternative economiche sono il comodato d’uso e il noleggio. La percentuale di risparmio conseguita in caso di noleggio è del 45% sul prezzo di copertina. La consegna del pacchetto completo dei testi avviene nella prima settimana di scuola. Con il noleggio lo studente, pagando un corrispettivo annuale all’impresa di noleggio, ha la disponibilità del testo per la durata dell’anno scolastico, potendolo riscattare a fine anno. Inoltre è stato riscontrato un notevole aumento delle iscrizioni, mediamente 30%, nelle scuole in cui è stato introdotto l’istituto del noleggio.