FEDERCONSUMATORI
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INDAGINE SUI CONSUMI
NELLA PROVINCIA DI
PESARO URBINO
Agosto 2008
1 – PRESENTAZIONE
Tutte le recenti ricerche economiche hanno purtroppo confermato la drammatica situazione di moltissime famiglie, soprattutto ma non solo, monoreddito, lavoratori dipendenti o pensionati che vedono ogni giorno eroso il proprio potere d’acquisto confermando quanto noi stiamo denunciando da anni. Queste famiglie hanno ormai tagliato tutte le spese giudicate superflue e ora vedono intaccate anche le possibilità di far fronte ai beni di prima necessità come quelli alimentari. Gli squilibri sociali sono purtroppo sempre esistiti e sempre esisteranno tuttavia quando le tensioni sociali superano certi limiti allora deve scattare l’allarme prima che la situazione degeneri. Non è infatti socialmente corretto pretendere sicurezza nel Paese se nel contempo non si risolvono anche le situazioni più disagiate perché tanto più numerosa è la popolazione che non riesce a far fronte ai bisogni primari tanto più probabile è il ricorso a qualsiasi mezzo pur di sopravvivere. Le associazioni dei consumatori avevano denunciato tale situazione da molto tempo e solo con gravissimo ritardo tutte le forze politiche ed economiche lo ammettono in quanto i guadagni di queste ultime sono in diminuzione dopo che le famiglie sono state spremute. Senza dimenticare che la contrazione dei consumi danneggia tutte le categorie in quando produce un ristagno dell’intera economia. Abbiamo quindi ritenuto opportuno dare la parola ai cittadini in modo da scattare una fotografia sulla situazione locale dei consumi con il proposito di fornire uno strumento di riflessione su dati reali per una corretta politica da parte di Istituzioni e Associazioni competenti. Ci siamo pertanto impegnati nell’elaborazione dei dati fornitici riducendo al minimo qualsiasi commento al di fuori delle statistiche. Tali dati potranno essere analizzati e studiati da chi eventualmente interessato a disporre di tale strumento. In questa ottica abbiamo di fatto riportato tutte le voci e tutti gli eventuali commenti/suggerimenti indicati dagli utenti al fine di una loro partecipazione, nei limiti del possibile, diretta. Tale indagine è stata svolta a totale carico ed onere della Federconsumatori di Pesaro –Urbino.
Il Presidente Provinciale
(Dr. Sergio Schiaroli)
2 - METODO DELL’INDAGINE
L’indagine è stata svolta sottoponendo a oltre 500 famiglie un questionario di 15 semplici domande (vedi allegato in ultima pagina) alcune delle quali richiedevano un semplice sì o no mentre altre richiedevano una risposta aperta, non predeterminata da nessuna opzione da scegliere.
L’ultima domanda prevedeva l’indicazione di eventuali commenti/suggerimenti.
Le risposte con la sola alternativa sì/no, sono state elaborate in termini di percentuali mentre quelle libere da opzioni sono state elaborate in maniera differenziata: in percentuali laddove possibile e in termini solo numerici invece per quelle plurime in quanto le percentuali sarebbero state fuorvianti.
Agli utenti non abbiamo dato alcuna indicazione lasciando completa libertà di risposte; il sondaggio è stato condotto su questionari anonimi anche se molti avrebbero voluto firmarli.
Le famiglie intervistate risiedono prevalentemente a Pesaro e Fano mentre un 20% circa anche in altri Comuni della provincia.
I questionari sono stati consegnati presso i nostri sportelli, in luoghi di lavoro, circoli e anche via e mail.
Si è cercato di toccare tutte le fasce sociali anche se in prevalenza riteniamo che abbiano risposto famiglie di condizione media.
I questionari sono stati tutti assemblati in quanto vi è stata omogeneità di risposte indipendentemente dal luogo di residenza.
Abbiamo predisposto anche alcuni semplici grafici sulle voci più significative.
La composizione dei nuclei familiari intervistati è risultata la seguente:
1 componente: 10,5 %
2 componenti: 31,5 %
3 componenti: 28,0 %
4 componenti: 25,9 %
5 componenti: 3,5 %
6 componenti: 0,6 %
Il nucleo medio è risultato di 2,8 persone per cui avendo risposto 540 famiglie le persone coinvolte dall’indagine sono circa 1512.
3 – RISULTATI DELL’INDAGINE
Nel questionario sono formulate 15 domande che per semplificazione e chiarezza sono state elaborate negli 11 punti sottoriportati.
I totali delle risposte ad ogni domanda non sono perfettamente uguali, quindi non raggiungono tutte il numero 540 pari alle famiglie intervistate in quanto alcuni utenti (una minoranza) hanno risposto solo ad alcune domande
3.1 Qual’ è la voce di spesa che mensilmente incide di più sul tuo bilancio familiare / in quale percentuale sul reddito ?
Riportiamo di seguito tutte le indicazioni pervenute che in molti casi erano plurime (ad es. uno stesso utente può aver risposto: alimentari e mutuo) per cui riteniamo più significativo fornire i dati complessivi.
Di seguito sono riportate in ordine decrescente per numero di segnalazioni le voci indicate e a fianco, dove significativo, la percentuale media di incidenza sul reddito familiare.
Le percentuali di incidenza sono state indicate dagli utenti solo per alcune spese per cui abbiamo riportato solo quelle significative derivanti da un consistente numero di indicazioni (almeno 20 per ciascuna voce). E’ da chiarire che il totale delle percentuali sottoindicate non somma 100 in quanto ciascuna percentuale si riferisce esclusivamente alle sole famiglie che hanno indicato quella voce.
voce di spesa n° segnalazioni incidenza media %
sul reddito familiare
1) ALIMENTARI 216 40,04
2) MUTUO 141 43,74
3) BOLLETTE 106 30,35
4) BENZINA GASOLIO 100 29,40
5) AFFITTO 54 45,00
6) RISCALDAMENTO 27
7) AUTO 16
LUCE 16
9) SCUOLA/UNIVERS. 12
Seguono:
ASSEGNI MANTENIMENTO, SANITA’, FIGLI 6 ciascuno
ASSICURAZIONE 5
ACQUA, TELEFONO 3 ciascuno
E con indicazioni minori:
RIFIUTI, PANNOLINI PER BAMBINI, TASSE, ASILI, TRASPORTI.
Da questi dati emerge come le famiglie che hanno contratto un mutuo o sono in affitto sono le più in difficoltà in quanto vedono impegnato quasi metà del loro reddito per cui il resto deve essere probabilmente destinato esclusivamente ai beni di prima necessità.
Se si sommano le voci Benzina Gasolio e auto si evidenzia la notevole incidenza della macchina nei bilanci per cui andrebbe ripensata la politica dei trasporti.
Molto pesante anche l’incidenza delle utenze.
E’ da considerare che la voce “mutuo” è segnalata solo dalle famiglie che l’hanno contratto per cui è desumibile che per quasi tutte tali famiglie probabilmente rappresenta la voce principale di spesa.
Ricordiamo inoltre che recentemente il Sunia (Sindacato Inquilini) ha svolto un’indagine molto approfondita e dettagliata solo sugli affitti da cui risultava un’incidenza dei canoni sui redditi pari a circa il 43% molto vicina al dato soprariportato che ci conforta sull’attendibilità anche di questa ricerca.
3.2 Hai la percezione che i prezzi siano in costante aumento?
SI’ 530 = 98,9 %
NO 6 = 1,1 %
(4 non hanno risposto, quindi non conteggiate)
La domanda è stata quasi pleonastica tuttavia opinioni diverse non mancano mai.
3.3 Su quali beni o servizi si accentrano gli aumenti più sensibili?
Riportiamo di seguito tutte le indicazioni pervenute che in molti casi erano plurime (ad es. uno stesso utente può aver risposto: pane, abbigliamento, mutuo) per cui riteniamo più significativo fornire i dati complessivi di tutte le voci citate piuttosto che in termini percentuali che potrebbero apparire fuorvianti in quanto le indicazioni totali sono di gran lunga superiori a 540.
1) GASOLIO BENZINA 262
2) ALIMENTARI 246
3) BOLLETTE IN GENERALE 95
4) PANE 82
5) PASTA 47
6) FRUTTA E VERDURA 40
7) LATTE 30
TUTTO 30
9) CARNE 28
10) MUTUO 23
Seguono:
ENERGIA ELETTRICA 21
ABBIGLIAMENTO 20
SERVIZI, GAS 18 ciascuno
BENI PRIMARI 15
ACQUA 10
ASSICURAZIONE 5
TELEFONO , RISTORANTI, TRASPORTI PUBBLICI, PESCE, DETERSIVI, AFFITTO , ENERGIA, TABACCHI , VISITE MEDICHE, 4 ciacuno
RIFIUTI SOLIDI, QUASI TUTTO, SERVIZI BANCARI 3 ciascuno
E con indicazioni minori
FORMAGGI, CEREALI, DIVERTIMENTO, AUTOSTRADE, ALBERGHI.
Da questo dato emergono indicazioni molto diversificate anche se il gran numero relativo alle prime 2 voci riflette un’ opinione molto generalizzata tanto è vero che la maggior parte delle risposte conteneva entrambe le voci.
E’ poi da sottolineare che alla indicazione “Alimentari” andrebbero sommate le voci relative a “pane, pasta, frutta e verdura, carne, pesce, formaggi per cui si arriverebbe a 476 segnalazioni del settore che evidentemente è quello in cui gli aumenti hanno più inciso negativamente sui bilanci.
E’ ad esempio da sottolineare che la voce specifica “pane” ha avuto ben 82 indicazioni.
3.4 Segnala se al di fuori delle prime necessità c’è un aumento che non trovi giustificato
Vale la premessa di cui al punto 3.3 in quanto ci sono molte risposte multiple del tipo : alimentari e benzina .
E’ infatti da segnalare che per quanto avessimo indirizzato questa domanda verso beni di non prima necessità in realtà le risposte hanno riguardato tutto.
Di seguito le voci decrescenti in ordine di numero di segnalazioni:
1) BENZINA E GASOLIO 196
2) TUTTO 44
3) ASSICURAZIONI 23
4) ALIMENTARI 22
5) PANE 20
6) MUTUO 13
SERVIZI BANCARI 13
8) PASTA 10
9) FRUTTA 9
Seguono:
ENERGIA ELETTRICA, BOLLETTE IN GENERE, SERVIZI, TRASPORTI PUBBLICI, GAS 6 ciascuno
E con indicazioni minori:
CILIEGIE, STIPENDIO DEI POLITICI, SCUOLA PUBBLICA, TASSI DI INTERESSE, LATTE, VERDURA, ABBIGLIAMENTO, CINEMA, SPORT, RISTORANTI, MULTE, AFFITTO, PARCELLE MEDICHE, TASSA RIFIUTI, IL BORGHETTI, FARINA, AUTOSTRADA
3.5 Effettui acquisti a rate? Se sì quale prodotto e in che percentuale sul reddito incide.
NO 281 = 54,5 %
SI’ 235 = 45,5 %
Di seguito, in ordine decrescente per numero di segnalazioni i beni acquistati a rate e, a fianco, dove significativo ( almeno 15 indicazioni percentuali da parte degli utenti) anche le percentuali di incidenza sul reddito:
bene n° segnalazioni percentuale di incidenza
sul reddito
1) AUTO 122 22,0 %
2) ELETTRODOMESTICI 73 16 ,0 %
3) CASALINGHI, ARREDAM. 19 12,5 %
4) VARIE 14
5) ELETTRONICA 10
6) QUASI TUTTO 9
7) MOTO 6
8) SPESA, BARCA 4 ciascuno
e con indicazioni minori:
MATERIALE PER LAVORO, IMPOSTE, PRESTITO, TV, CAMPER, PROLEMI FAMILIARI, STRUMENTI MUSICALI.
E’ da evidenziare come quasi un intervistato su 2 ricorre agli acquisti a rate; questo a nostro giudizio è uno dei dati più allarmanti che risultano dalla nostra ricerca in ordine allo stato economico delle famiglie, tenendo tra l’altro presente che sotto questo paragrafo non viene considerato anche il mutuo che al paragrafo 3.1 risulta al secondo posto tra le voci più incidenti sui bilanci familiari; per cui potremmo giungere alla considerazione che la maggior parte delle famiglie della nostra provincia sono indebitate in quanto è difficile ipotizzare che chi ha il mutuo (incidenza media del 43,74%) possa permettersi altre spese a rate, anche se dai questionari, che abbiamo riesaminato a tal fine, risultano vari casi di mutuo e contemporaneo acquisto a rate di altri beni. Tali situazioni ci paiono molto a rischio.
Da rilevare che l’acquisto dell’auto a rate è di gran lunga al primo posto.
Da tutte le percentuali segnalate per i vari beni risulta che l’incidenza media sul reddito familiare degli acquisti a rate è di circa il 16,26 %.
3.6 Sei mai stato oggetto di una truffa? Se sì di quale genere.
NO 443 = 84,5 %
SI’ 81 = 15,5 %
I casi di truffa segnalati:
1) TELEFONIA 30
2) COMMERCIALE 8
3) BANCA 7
4) FINANZIAMENTO 4
OFERTA LAVORO 4
ENEL 4
ENCICLOPEDIA 4
5) TUCKER 3
E con indicazioni minori:
BORSA, CLONAZIONE BANCOMAT, VACANZA, VERIFICA SOLDI PENSIONE E MI HANNO PORTATO VIA 650 EURO, ASSICURAZNE FALSA, VENDITA A DOMICILIO.
Le risposte sono frutto delle valutazioni degli intervistati per cui forse non tutti i casi segnalati sono riconducibili a vere e proprie truffe in senso tecnico.
Le segnalazioni peraltro corrispondono ai casi che vengono sottoposti ai nostri sportelli Federconsumatori.
3.7 Riesci a risparmiare a fine mese?
SI’ 123 = 24,1 %
NO 388 = 75,9 %
Questo è forse l’unico dato che potrebbe apparire positivo in quanto ci pare non trascurabile il numero di famiglie che riesce a risparmiare, di fatto una su quattro: è peraltro da rilevare che dai questionari risulta che molte delle famiglie che risparmiano nello stesso tempo hanno anche ridotto i consumi; il che ci induce a pensare che tali famiglie abbiano forti preoccupazioni circa il futuro.
3.8 Hai ridotto o eliminato qualche spesa? Se sì quale?
Anche in questo caso abbiamo riportato tutte le voci segnalate tenendo presente che alcuni non hanno risposto mentre altri hanno dato risposte multiple per cui le percentuali sulle singole voci non sono significative.
Hanno risposto alla domanda in 401 con le seguenti risposte:
NO 41 = 10,2 %
SI’ 360 = 89,8 %
Le spese ridotte sono in ordine decrescente le seguenti:
voce di spesa numero segnalazioni
1) VESTIARIO 126
2) VIAGGI E VACANZE 94
3) PIZZERIA, RISTORANTE 67
4) DIVERTIMENTI 55
5) TUTTO 42
6) ALIMENTARI 15
7) SPETTAC. CINEMA, TEATRO 12
8) SUPERFLUO 8
9) TABACCHI 7
CARNE 7
11) PARECCHIO 6
BENESSERE 6
AUTO 6
PARRUCCHIERA 6
Seguono con indicazioni minori:
SCARPE, BENZINA, ALCOL, RISCALDAMENTO, LIBRI, CASA, FRUTTA, COMPRO DAI CINESI, DOLCI, MEDICINE, BAR, PISCINA, RICARICHE TELEFONICHE, ABBONAMENTO SKY, LATTE, PANE.
Il dato più preoccupante è che alcune famiglie sono state costrette a ridurre i beni di prima necessità.
3.9 Sei al corrente dell’esistenza delle Associazioni dei Consumatori?
Riportiamo il dato effettivo emerso dalle risposte anche se in realtà il numero medio dei no potrebbe essere più elevato in quanto l’indagine è stata svolta su nostri questionari intestati Federconsumatori per cui è possibile che alcuni, pur non conoscendo preventivamente le nostre associazioni, siano stati influenzati nella rsiposta.
SI’ 462 = 86,2 %
NO 74 = 13,8 %
3.10 Sai che esiste un numero verde per segnalare eventuali anomalie dei prezzi?
SI’ 282 = 53%
NO 250 = 47%
E’ da sottolineare l’alto numero di utenti che non conosce il numero verde 800955959 cui è possibile segnalare eventuali anomalie dei prezzi.
3.11 Eventuali commenti/suggerimenti
La risposta a questa domanda era eventuale per cui ha risposto solo una parte degli intervistati.
Per correttezza e informazione abbiamo ritenuto opportuno riportare “integralmente” tutti i commenti/suggerimenti, anche quelli critici nei nostri confronti e una risposta non democratica, cercando di aggregare per titoli generici quelli similari.
Tra parentesi il numero di commenti uguali quando superiori a uno.
Su controllo prezzi
- Maggior controllo dal produttore al consumatore (13);
- Ridurre i prezzi (5)
- Controllo aumento prezzi (4)
- Più controlli sui generi alimentari
- Controllo dei prezzi e aiuto ai pensionati prima di tutto
- Perché non si sono fatti i dovuti controlli con l’entrata in vigore dell’euro
- Controlli più severi
- Diminuire il prezzo del gasolio
- Per il carburante bisogna ridurre le accise
- Mancano i controlli delle Istituzioni
Su salari
- Aumentare gli stipendi (8)
- Diminuire le tasse (5)
- Ripristinare la scala mobile
- Stipendio = costo della vita
- Aumentare gli stipendi dei metallurgici a dismisura prendendo i fondi dalle pensioni di deputati e senatori cui garantire la minima di 423, 87 euro al mese
- Continuare la difesa dei salari e dei consumi
Sindacali
- Piu’ pressione sulle associazioni di categoria
- Scioperare più spesso con linee dure
- Organizzare forme di contestazioni tipo scioperi della spesa e di ristoranti, pizzerie, estetisti e parrucchieri.
Verso le Associazioni dei consumatori
- Che la difesa dei consumatori non sia solo parole ma fatti/più tutela ai consumatori (5)
- Le associazioni dovrebbero farsi conoscere di più (4)
- Far sapere che esiste un numero verde (3)
- Fate pubblicità ai Vostri servizi, al Furlo non vi sentiamo
- Non sapevo del numero verde ma sono contenta
- Continuate così siete la nostra unica difesa
- Potenziare le Associazioni dei Consumatori
- Maggiori informazioni sulle organizzazioni dei consumatori
- Incremento delle associazioni dei consumatori nei paesi limitrofi.
- Fate basta di stare dalla parte dei padroni
- Non so a chi segnalare gli abusi sui consumatori
- Pubblicare le condanne per truffa e pubblicare i successi delle associazioni (ammesso che ci siano)
- Troppe associazioni più visibilità
Verso i Politici/Governo
- Un controllo maggiore da parte del Governo (3)
- Controllare l’equità degli stipendi dei parlamentari (2)
- Da quando c’è l’euro nessuno controlla i prezzi (i politici si riempiono la bocca di belle parole e non fanno niente idem le associazioni e le parti sociali) siamo abbandonati tutti allo sbando
- Aiutare di più gli italiani
- Inserire tutte le spese di una famiglia nel 730
- Incentivare energie alternative
- Lotta all’evasione fiscale
- Tutti i politici in galera
- Meno Stato e più privato, meno Enti e dipendenti pubblici
- Pene pecuniarie per truffatori ed Enti approfittatori e con ricavato fare fondo cassa per truffati.
Varie
- Non ho più parole (2)
- Da parte delle Parti Sociali meno sfilate TV e fatti più concreti
- Aiutate di più le famiglie non fregarsene
- Recuperare IVA
- B.R.
- Fate qualcosa per carità
- Non si campa più è uno schifo
- Non ce la facciamo più
- Tutti i suggerimenti sono superflui
- E’ una vergogna
- E’ una vergogna, uno schifo, guadagno 1000 euro al mese non ce la faccio più
- Controllo qualità dei prodotti
- Non ci si può permettere di formare una famiglia
4 – CONCLUSIONI
A nostro giudizio le conclusioni sono già contenute nella presentazione in quanto il quadro che ne emerge riflette quanto ci era già noto. Riteniamo comunque che i dati possano tenere viva la discussione e soprattutto contribuire ad accelerare interventi urgenti. Anche le Associazioni di Categoria avrebbero dovuto ascoltarci prima anziché risponderci sempre che le nostre analisi e lamentele sull’aumento dei prezzi non erano veritiere. La ricchezza in questi anni si è spostata nelle mani di una minoranza che si è arricchita. Ora abbiamo dato la parola ai cittadini che spesso non riescono a far sentire la loro voce. Auspichiamo quindi che le risposte possano fornire un elemento ulteriore per l’analisi della situazione economica mentre noi rimaniamo a disposizione per un confronto sereno ma che tenga in primo piano anche le esigenze della popolazione più debole e non sempre e non solo dei poteri economici. Solo una più corretta distribuzione della ricchezza può infatti garantire la stabilità economica e sociale .
FEDERAZIONE DI PESARO E URBINO
INDAGINE SUI CONSUMI NELLA PROVINCIA DI PESARO-URBINO
1) Qual è la voce di spesa che mensilmente incide di più sul tuo bilancio familiare? ...................................................................................................(n° componenti nucleo familiare ……)
2) In quale percentuale sul reddito? ......... %
3) Hai la percezione che i prezzi siano in costante aumento? sì no
4) Se hai risposto SI alla domanda n.3 su quale/i bene/i o servizio/i si accentrano gli aumenti più sensibili ? ……………………………………………………………………………………………….
5) Segnala se a l di fuori delle prime necessità c’è un aumento che trovi non giustificato ……………….
…………………………………………………………………………………………………………...
6) Effettui acquisti a rate ? sì no
7) Se si, quale tipo di prodotto o servizio paghi attraverso il ricorso al credito? ………………………….
8) In che percentuale incide sul reddito il rimborso del prestito? %
9) Sei mai stato oggetto di una truffa? sì no
10) Se si , di che genere? ……………………………………………………………………………………
11) Riesci a risparmiare a fine mese? sì no
12) hai ridotto o eliminato qualche spesa? Se sì quale? …………………………………………………….
13) Sei al corrente dell’esistenza delle Associazioni in difesa dei consumatori? sì no
14) Sai che esiste un numero verde per segnalare anomalie dei prezzi? sì no
15)Eventuali commenti / suggerimenti…………………..…………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………….…………
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